Spedizione gratuita sopra a € 250
6 marzo, 2024
30 gennaio, 2024
26 gennaio, 2024
6 luglio, 2023 / Focus
Installare dei pannelli fotovoltaici è la soluzione ideale per chi vuole risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica, e contemporaneamente abbracciare una scelta completamente green. Il fotovoltaico è infatti un impianto capace di ridurre i consumi sfruttando l’energia solare, notoriamente pulita, gratuita e inesauribile.
E se è vero che è sempre consigliabile affidarsi a pannelli di alta qualità come quelli proposti nel catalogo online di Climamarket, allo stesso modo è molto importante dedicarsi alla pulizia dei pannelli fotovoltaici. Questo per evitare che vadano a perdere la loro efficienza energetica, considerando che una superficie troppo sporca potrebbe andare ad ostacolare il corretto passaggio dei raggi solari.
In questa guida vedremo quindi come pulire i pannelli fotovoltaici nel modo corretto, quando è il momento di eseguire la manutenzione e quali sono i prodotti e gli attrezzi adeguati a ottenere un risultato impeccabile.
Prima ancora di dedicarci a come pulire i pannelli fotovoltaici, è bene capire quando è opportuno intervenire. Ciò significa che dobbiamo verificare se l'intero impianto sta funzionano in modo corretto e se il livello di energia prodotto continua ad essere sufficiente.
All'atto pratico, se attraverso il pannello di controllo è evidente che la quantità di energia prodotta ogni giorno sta diminuendo progressivamente, allora è giunto il momento di pulire il fotovoltaico con le dovute accortezze e con prodotti che non vadano a danneggiare gli stessi pannelli. A fronte di performance più blande, quasi sempre il problema è imputabile a una manutenzione non adeguata, poiché le tecnologie dei pannelli solari moderni garantiscono affidabilità e efficienza nel tempo dei moduli in dotazione.
La pulizia dei pannelli solari andrebbe poi eseguita durante la stagione primaverile e solo in periodi dell'anno in cui le piogge scarseggiano, poiché solitamente i pannelli riescono a sfruttare la pioggia per pulirsi da soli. Allo stesso modo, procediamo solo in giornate non troppo calde e possibilmente nelle prime ore del mattino, con la superficie dei pannelli fotovoltaici ancora fredda.
Possiamo pulire i pannelli fotovoltaici seguendo due strade diverse. La prima è certamente quella consigliata, e prevede di affidarsi a un professionista che sappia quello che fa, portando avanti una procedura senza danni accidentali e dal risultato soddisfacente. La seconda, che esploreremo appunto in questa guida, è del tutto fai da te, ed è dedicata a chi familiarizza un minimo con questo tipo di impianti.
Il primo passo per pulire i pannelli fotovoltaici è scegliere il detergente giusto. Un prodotto non adatto e in cui sono presenti sostanze eccessivamente aggressive potrebbe danneggiare irreversibilmente la superficie dei pannelli, che andrebbe invece preservata dalle macchie e dai graffi per assorbire adeguatamente i raggi solari e fornire energia per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Fortunatamente è possibile acquistare degli appositi detergenti per lavare i pannelli fotovoltaici, alcuni dotati anche di proprietà antistatiche che vanno a creare una pellicola protettiva che impedisce allo sporco di depositarsi sulle superfici. In alternativa, è consigliato l'impiego di prodotti più tradizionali e facilmente reperibili, come il detersivo per i piatti o detergenti con sostanze particolarmente delicate e biodegradabili.
Ricordiamoci però che il detersivo andrebbe sempre diluito con dell'acqua demineralizzata tiepida, aiutandoci nella pulizia con un panno morbido o con delle apposite spazzole. Infine, risciacquiamo con attenzione sempre con abbondante acqua demineralizzata non troppo calda.
In una guida dedicata a come pulire i pannelli fotovoltaici non può certamente mancare una menzione agli strumenti più utili per facilitare le operazioni di manutenzione. In tal senso, possiamo impiegare degli appositi kit per la pulizia dei pannelli solari, che in linea generale contengono una serie di attrezzi standard - da poter recuperare anche separatamente.
Prima di tutto l'asta telescopica, disponibile in materiali diversi come l'alluminio, la fibra di carbonio o quella di vetro. Solitamente il carbonio è l'alternativa migliore, perché più resistente, leggera e maneggevole. Non possono mancare il tubo flessibile e l'adattatore angolare, per raggiungere anche le zone dei pannelli più difficili da pulire. Infine, abbiamo le già citate spazzole idriche, che eliminano lo sporco e risciacquano efficacemente e delicatamente l'intera superficie del pannello fotovoltaico.