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Ecosostenibilità, risparmio energetico e caro bollette sono temi quanto mai attuali. Quando si tratta di riscaldamento domestico, non dovrebbe quindi stupire che siano sempre di più le famiglie italiane a interessarsi ai tanti sistemi alternativi presenti sul mercato, che permettono sia di ridurre i consumi che di impattare in modo assai minore sull'ambiente.
Si tratta di soluzioni eco-friendly come la cosiddetta pompa di calore ibrida, che va ad unire due diversi tipi di impianti. Per sua stessa natura, un sistema ibrido utilizza fonti di energia diverse, sfruttando il lavoro sinergico di differenti tecnologie, per garantire la massima efficienza in ogni stagione dell'anno nel riscaldamento degli ambienti e nella produzione di acqua calda sanitaria.
Vediamo allora, assieme agli esperti Climamarket, che cos'è e come funziona una pompa di calore ibrida, e quanto è possibile effettivamente risparmiare scegliendo questa soluzione per la propria casa.
La pompa di calore ibrida è un sistema per il riscaldamento composto da due diversi elementi: una caldaia a condensazione alimentata a gas metano o GPL, che in questo caso fa da unità interna, e appunto una pompa di calore, che invece rappresenta l'unità esterna alimentata dall'energia elettrica. Nel catalogo online di Climamarket sono disponibili diversi sistemi con caldaia a condensazione e pompa di calore, proposti tutti a prezzi altamente competitivi.
Un impianto ibrido di questo tipo va di conseguenza ad impiegare diverse fonti energetiche, con l'obiettivo di ridurre i consumi di gas e elettricità e le immissioni di CO2 nell'ambiente esterno, nocive per l'atmosfera del nostro pianeta. Generalmente un sistema con pompa di calore ibrida offre la possibilità di collegarsi facilmente ad un impianto di riscaldamento già presente, semplicemente sostituendo la vecchia caldaia e senza intervenire sui radiatori. Per un risparmio maggiore, vi è anche la possibilità di integrare l'intero impianto con i collettori solari per la produzione green di acqua calda sanitaria.
Una pompa di calore ibrida è un sistema smart per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, perché a seconda delle situazioni riesce a stabilire in autonomia quale dispositivo far attivare tra la caldaia a condensazione e la pompa di calore.
All'atto pratico, un meccanismo di controllo intelligente in dotazione decide quale sia il regime d'uso più conveniente basandosi su determinati parametri oggettivi, come possono essere ad esempio la temperatura esterna e quella indoor. Di conseguenza i consumi energetici vengono ottimizzati a seconda delle reali esigenze di riscaldamento (e alcuni casi raffrescamento) e comfort termico di una famiglia, per tutti i mesi dell'anno.
Ma come funziona la pompa di calore ibrida? Analizzando l'impianto, possiamo verificare che la caldaia a condensazione a gas è collegata alla pompa di calore tramite due tubazioni, mentre l'unità interna è dotata di uno scambiatore di calore acqua/gas refrigerante integrato ad un sistema idraulico ed elettronico di controllo. Ciò permette di ottenere tre modalità differenti di funzionamento, vale a dire sola caldaia, sola pompa di calore o sistema ibrido (che sfrutta entrambi i generatori contemporaneamente).
Sarà proprio il sistema intelligente dell'impianto, come già detto, ad attivare l'una o l'altra modalità. In particolare, la scelta si basa sulle temperature esterne rilevate, sulla temperatura di mandata dell'impianto domestico, e sui prezzi di gas metano e energia elettrica configurati direttamente nel sistema. Tramite questo approccio, una pompa di calore ibrida con termosifoni si conferma una delle migliori soluzioni per minimizzare il consumo di gas e di elettricità, e ridurre le emissioni di CO2.
I vantaggi di una pompa di calore ibrida sono diversi, e non si limitano al risparmio economico. Un impianto ibrido con caldaia a condensazione e pompa di calore opportunamente dimensionata è infatti un'eccellenza anche dal punto di vista del comfort e dell'impatto ambientale, e dà accesso alle agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio.
La combinazione delle due tecnologie impiegate riduce sensibilmente l'impiego di fonti fossili, potendo sfruttare l'alta efficienza energetica tipica delle pompe di calore e i minori consumi assicurati da una caldaia a condensazione rispetto ad una tradizionale. Il risparmio effettivo, a seconda dei casi e delle condizioni presenti, può quindi variare tra il 30 e il 50%, con una produzione istantanea di acqua calda sanitaria più efficiente di circa il 20%.
In più, è possibile integrare un sistema con pannello solare come quelli selezionati da Climamarket, per risparmiare ulteriormente nella produzione di ACS.