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Le stufe a pellet sono un'ottima soluzione per riscaldare la nostra casa tra quelle disponibili in commercio. Si tratta infatti di dispositivi che funzionano in modo simile alle classiche stufe, ma dalla loro possono vantare consumi minori e personalizzabili, così come maggiore praticità e autonomia. Non solo, utilizzano il pellet per la combustione, materiale noto per rispettare l'ambiente, per essere maneggevole e dalla facile manutenzione.
Ovviamente non manca anche qualche piccolo svantaggio, che va comunque tenuto in considerazione nel caso stiate pensando di acquistare una stufa alimentata a pellet: per funzionare hanno bisogno di elettricità e non riescono a riscaldare adeguatamente ambienti di grandi dimensioni.
In ogni caso i pro superano di gran lunga i contro, tanto che questo tipo di stufe sono entrare negli ultimi anni nelle case di migliaia di italiani. Ma come funzionano esattamente le stufe a pellet? E quali sono le tipologie in vendita e i costi collegati? Scopriamolo insieme!
La stufa a pellet è in grado di riscaldare l'ambiente con un approccio pratico ed ecosostenibile.
Il funzionamento è del tutto simile alle tipologie a legna: la produzione di aria calda avviene attraverso la combustione del pellet, vale a dire piccoli cilindri ottenuti pressando materiali di scarto della lavorazione del legno - come trucioli e segatura. Sono dotate di un serbatoio nel quale andiamo a caricare in anticipo grandi quantità di pellet, che verrà poi consumato con il passare del tempo. L'orario di accensione, quello di spegnimento e la temperatura si regolano con un termostato. L'autonomia è dunque garantita da un impianto pensato per riscaldare gradualmente e che può essere programmato in anticipo secondo esigenza.
Al momento dell'installazione, la stufa a pellet viene collegata a una canna fumaria e all'impianto elettrico. La prima assicura l'uscita dei fumi dovuti alla combustione del pellet, la seconda il funzionamento dell'intero impianto.
A bilanciare il consumo d'ossigeno ci pensa poi una presa d'aria, a cui la stufa va collegata. La maggior parte del calore prodotto dalle stufe a pellet tende a concentrarsi nella stanza in cui si trova, dunque, il consiglio è quello di posizionarle in locali centrali rispetto alla planimetria dell'abitazione. È importante ricordarsi di tenerla lontana da materiali infiammabili, e ad almeno 5 centimetri di distanza dal muro. Se abbiamo intenzione di distribuire il calore anche nelle altre stanze, allora dovremmo pensare di far creare un sistema canalizzato adibito ad irradiare il calore in tutta la casa sfruttando tubi creati ad hoc.
Esistono stufe a pellet di molteplici tipologie e prezzi. I tanti modelli in commercio possono differire per dimensione, potenza e naturalmente design, così da potersi adattare un po' a tutti gli ambienti.
In base al sistema di funzionamento, una stufa a pellet può essere:
· stufa a pellet ad aria, più indicata per riscaldare case di piccole dimensioni - come possono essere monolocali e bilocali;
· stufa a pellet ad acqua - conosciuta anche come termostufa -, che riscalda l'aria e produce acqua calda sanitaria.
Qualsiasi sia la tipologia scelta, dovremo ricordarci di pulire la stufa ogni giorno, svuotando il cassetto adibito a raccogliere la cenere, pulendo il vetro esterno e aspirando il braciere. Solo i modelli più avanzati sono equipaggiati con un sistema autopulente, utile a semplificare di molto le operazioni di pulizia quotidiana.
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Parlando strettamente di costi, come dicevamo, variano molto in funzione al marchio, alla dimensione, al rendimento e alla potenza della macchina.
In linea generale, per le stufe ad aria dovremo essere pronti ad investire circa 900 per i modelli più piccoli, e attorno ai 2.000 per quelli più grandi. Si tratta di dispositivi la cui potenza è compresa tra i 5 e i 15kW.
Il prezzo delle più performanti stufe ad acqua - che solitamente arrivano fino ai 35 kW - può invece arrivare fino a 5.000 euro. Al costo di acquisto della stufa dobbiamo poi sommare i costi per l'acquisto del pellet - molto contenuti - e quelli per la manutenzione periodica, da effettuare almeno una volta l'anno.
Per una stufa a pellet, i consumi del combustibile possono variare in base alla dimensione del macchinario, alle ore di utilizzo e alla qualità del pellet stesso. Di media, si stima un costo annuo di acquisto che va da un minimo di 350 euro a un massimo di 1000 euro. Di solito viene venduto in sacchi da 15 chilogrammi: il costo medio per sacchetto di pellet oscilla tra i 4,50 euro e i 6 euro. Infine, la qualità del pellet si può valutare grazie a due parametri indicati chiaramente sulla confezione, ovvero il residuo di cenere e il potere calorico.
Acquistare una stufa a pellet ora ti farà beneficiare delle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2021. È possibile detrarre il 50% della spesa, per un importo di massimo 10.000 euro. Se il miglioramento energetico dell'immobile raggiunge la piena classe A, la percentuale delle detrazioni aumenta al 65% previa certificazione redatta da un perito qualificato.
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