Il Bonus Casa 2026 resta uno degli strumenti più concreti e utilizzati per migliorare la propria abitazione, intervenire sugli impianti e aumentare il valore dell’immobile. In un contesto normativo in continua evoluzione, in cui molti incentivi energetici sono diventati più selettivi, il Bonus Casa continua a distinguersi per flessibilità e accessibilità, soprattutto per chi affronta una ristrutturazione o un intervento strutturale più ampio.
In questa guida trovi una spiegazione chiara, aggiornata e orientata alla scelta migliore possibile: non solo cosa prevede il Bonus Casa nel 2026, ma quando conviene davvero utilizzarlo, come si differenzia dall’Ecobonus e come integrarlo con soluzioni impiantistiche moderne e incentivabili.
Che cos’è il Bonus Casa 2026
Il Bonus Casa è un’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986). Nel 2026 consente di recuperare il 50% delle spese sostenute per determinati interventi edilizi, tramite una detrazione IRPEF suddivisa in 10 quote annuali di pari importo, fino a un massimale di 96.000 euro per unità immobiliare.
È importante chiarire subito un aspetto fondamentale: il Bonus Casa non nasce come incentivo energetico, ma come strumento a supporto della ristrutturazione edilizia. Questo lo rende meno rigido rispetto ad altri bonus e, allo stesso tempo, particolarmente interessante in molti casi pratici.
Chi può usufruire del Bonus Casa
Il Bonus Casa può essere richiesto da proprietari di immobili residenziali, ma anche da usufruttuari, comodatari e locatari, purché sostengano direttamente la spesa. È applicabile sia alle singole unità immobiliari sia agli interventi sulle parti comuni condominiali.
Ciò che conta non è tanto il profilo del richiedente, quanto la tipologia dell’intervento, che deve rientrare tra quelli riconosciuti dalla normativa come edilizi.
Quali interventi rientrano nel Bonus Casa 2026
Uno dei principali punti di forza del Bonus Casa è l’ampiezza degli interventi ammessi. Nel 2026 l’incentivo continua a coprire lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo.
In termini pratici, rientrano nel Bonus Casa interventi come il rifacimento di bagni e cucine, la modifica della distribuzione interna degli spazi, il rifacimento degli impianti, la sostituzione degli infissi e tutte le opere murarie connesse.
Accanto agli interventi edilizi, il Bonus Casa è particolarmente interessante anche per la sostituzione e l’installazione degli impianti tecnologici. Nel 2026 è possibile incentivare, ad esempio, l’installazione di pompe di calore, condizionatori, sistemi ibridi, scaldacqua, sistemi di ventilazione meccanica controllata, purché l’intervento rientri in un contesto di manutenzione straordinaria o ristrutturazione.
È invece fondamentale sapere che le caldaie a gas non rientrano più tra gli interventi incentivabili, nemmeno se installate all’interno di una ristrutturazione. Questo passaggio segna un cambio di rotta chiaro nella politica degli incentivi.
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Bonus Casa ed Ecobonus: due incentivi diversi, anche se l’aliquota è la stessa
Nel 2026 Bonus Casa ed Ecobonus presentano entrambi un’aliquota del 50%, ma si tratta di strumenti profondamente diversi.
Il Bonus Casa è un incentivo di natura edilizia: ciò che viene premiato è l’intervento in sé, purché rientri tra quelli previsti dalla normativa. I requisiti tecnici sono più flessibili e non è obbligatorio dimostrare un miglioramento energetico misurabile.
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L’Ecobonus, al contrario, è un incentivo energetico. Richiede il rispetto di parametri tecnici precisi e dimostrabili e viene riconosciuto solo se l’intervento comporta un effettivo miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio.
In pratica, può capitare che un intervento sia ammesso al Bonus Casa ma non all’Ecobonus, mentre difficilmente avviene il contrario. Per questo motivo, il Bonus Casa rappresenta spesso la scelta più semplice quando l’obiettivo principale è ristrutturare senza entrare in una logica esclusivamente energetica.
Requisiti e modalità di accesso
Per accedere al Bonus Casa è necessario che l’intervento sia correttamente inquadrato dal punto di vista edilizio. I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, le fatture conservate e, nei casi in cui l’intervento comporti risparmio energetico, è richiesta anche la comunicazione all’ENEA.
La detrazione viene poi recuperata in dichiarazione dei redditi, anno dopo anno, senza possibilità di sconto immediato.
Quando conviene davvero scegliere il Bonus Casa
Il Bonus Casa 2026 è particolarmente indicato quando l’intervento fa parte di una ristrutturazione più ampia e quando si desidera installare impianti moderni senza dover rispettare requisiti energetici troppo stringenti.
È invece meno vantaggioso rispetto al Conto Termico quando l’obiettivo principale è ridurre subito la spesa iniziale. In questi casi, valutare incentivi alternativi può fare una grande differenza.
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Bonus Casa, Ecobonus o Conto Termico: come orientarsi
Scegliere l’incentivo giusto non è mai una decisione standard. Il Bonus Casa consente di recuperare il beneficio nel tempo ed è ideale per interventi strutturali; il Conto Termico offre invece un contributo diretto e rapido, che può arrivare fino al 65%, mentre l’Ecobonus si colloca in una posizione intermedia, più tecnica e vincolata.
Valutare correttamente il tipo di intervento, l’impianto esistente e l’obiettivo di spesa è il modo migliore per non perdere opportunità di risparmio.
Cumulabilità tra Bonus Casa, Ecobonus e Conto Termico
Gli incentivi Bonus Casa, Ecobonus e Conto Termico non sono cumulabili tra loro sulla stessa spesa o sullo stesso intervento. La normativa fiscale ed energetica prevede infatti che ogni intervento possa beneficiare di una sola agevolazione, scelta in fase di progettazione. È però possibile utilizzare incentivi diversi sullo stesso immobile, purché riferiti a interventi distinti e contabilizzati separatamente. Il Conto Termico, inoltre, si configura come alternativa alle detrazioni fiscali e non può essere abbinato a Bonus Casa o Ecobonus per le stesse spese, ma risulta spesso più vantaggioso grazie al rimborso diretto e immediato.
Come sfruttare al meglio il Bonus Casa con Climamarket
Affidarsi a un partner esperto è ciò che trasforma un incentivo teorico in un vantaggio reale. Climamarket affianca il cliente in ogni fase, dalla verifica dell’intervento alla scelta dell’impianto più adatto, fino al supporto documentale necessario per accedere correttamente al Bonus Casa.
In questo modo, il Bonus Casa diventa uno strumento semplice da utilizzare, che consente di migliorare la propria abitazione in modo consapevole, evitando errori e sfruttando appieno le opportunità offerte dalla normativa.
Il Bonus Casa 2026 resta un pilastro degli incentivi per l’edilizia residenziale. Comprendere quando utilizzarlo e quando invece orientarsi verso Ecobonus o Conto Termico è la chiave per trasformare una spesa necessaria in un investimento intelligente e duraturo.
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