Notizie

Rimani aggiornato sulle ultime novità dal settore termoidraulico, sull’evoluzione del mercato dell’energia e sulle nuove tecnologie per il comfort domestico. In questa sezione pubblichiamo aggiornamenti aziendali, lanci di nuovi prodotti, iniziative promozionali e tendenze del momento. Un punto di riferimento per chi vuole essere sempre informato, anche su cosa accade nel mondo Climamarket.it.

Rimani aggiornato sulle ultime novità dal settore termoidraulico, sull’evoluzione del mercato dell’energia e sulle nuove tecnologie per il comfort domestico. In questa sezione pubblichiamo aggiornamenti aziendali, lanci di nuovi prodotti, iniziative promozionali e tendenze del momento. Un punto di riferimento per chi vuole essere sempre informato, anche su cosa accade nel mondo Climamarket.it.

Leggi gli articoli

Climatizzatori LG su Climamarket: tecnologia avanzata, comfort totale e servizio completo
07/05/25

Quando si tratta di scegliere un sistema di climatizzazione affidabile, efficiente e di design, LG rappresenta una delle migliori scelte sul mercato. I suoi climatizzatori non sono semplici apparecchi per raffrescare l’ambiente, ma vere e proprie soluzioni evolute che uniscono funzionalità smart, estetica curata nei dettagli e un approccio orientato al benessere. Su Climamarket.it, è possibile trovare l’intera gamma LG, con la garanzia di un servizio completo che accompagna il cliente in ogni fase: dalla scelta del modello, all’accesso agli incentivi fiscali fino all’installazione chiavi in mano, disponibile nelle principali province italiane. LG DUALCOOL: i migliori condizionatori per un’estate fresca, silenziosa e smart I modelli della linea Dualcool, come il Premium e il Deluxe, sono pensati per chi desidera il massimo da un condizionatore domestico. Entrambi si distinguono per un sistema di purificazione dell’aria avanzatissimo, capace di neutralizzare polveri sottili, batteri e allergeni, offrendo un’aria più sana e pulita. Il loro design è unico: il deflettore inferiore consente una distribuzione più delicata e omogenea dell’aria grazie alla tecnologia Soft Air, mentre la scocca elegante e moderna si integra perfettamente in ambienti curati. Dotati entrambi di connettività Wi-Fi, questi climatizzatori sono gestibili da remoto tramite app LG ThinQ e compatibili con gli assistenti vocali. Offrono una gamma di funzioni intelligenti tra cui programmazione personalizzata, rilevamento qualità dell’aria e regolazione automatica della potenza. La classe energetica tripla A+++ li rende particolarmente vantaggiosi anche dal punto di vista dei consumi. La differenza tra i due risiede in un dettaglio funzionale: il modello Premium è dotato anche di sensore di presenza, che permette di modulare il flusso d’aria in base alla presenza o assenza di persone nella stanza, migliorando comfort e risparmio. Accanto a questi modelli di fascia alta, LG propone anche soluzioni estremamente versatili come Libero e Libero Smart. Entrambi offrono prestazioni eccellenti in termini di silenziosità, risparmio energetico e affidabilità, ma si differenziano per un aspetto fondamentale: il Libero Smart integra il modulo Wi-Fi, permettendo la gestione da remoto tramite app, mentre il Libero base è pensato per chi cerca funzionalità essenziali, pur mantenendo gli standard LG in termini di qualità. Questi modelli si adattano perfettamente a camere, uffici o piccoli ambienti, grazie a un design compatto e discreto. LG ARTCOOL: i condizionatori che uniscono bellezza e benessere ogni giorno All’interno della gamma LG, i climatizzatori GALLERY e MIRROR rappresentano una vera rivoluzione nell’integrazione tra tecnologia e arredo. Non più solo apparecchi da appendere alla parete, ma veri oggetti di design che arricchiscono l’ambiente, diventando parte attiva dello stile dell’abitazione o dello spazio professionale. Il modello GALLERY LCD è la sintesi perfetta tra comfort e personalizzazione digitale. Dotato di un pannello frontale con display LCD integrato, consente di visualizzare immagini, grafiche o orologio con grande impatto visivo. L’aspetto è quello di un quadro digitale: pulito, essenziale, sofisticato. La possibilità di aggiornare le immagini rende il climatizzatore dinamico e adattabile a stagioni, atmosfere o stati d’animo, creando un punto d’interesse visivo che non passa inosservato. Il cuore tecnologico resta quello dei top di gamma LG: silenziosità, efficienza energetica, purificazione dell’aria avanzata, connettività Wi-Fi e controllo tramite app ThinQ, per un’esperienza utente completa e intelligente. Il GALLERY PHOTO, invece, punta su un approccio più artistico e personale. Esteticamente identico a un quadro, permette di inserire una fotografia o una stampa personalizzata all’interno della cornice frontale. È la soluzione ideale per chi desidera un condizionatore completamente mimetizzato, capace di armonizzarsi con l’arredamento senza tradire la sua funzione. Dietro l’apparenza, però, si cela la consueta qualità LG: tecnologia inverter di ultima generazione, aria filtrata e purificata, gestione da remoto e bassissimi consumi. È la scelta perfetta per ambienti eleganti, show room, studi professionali o abitazioni in cui il dettaglio fa la differenza. Infine, il modello MIRROR rappresenta l’equilibrio tra modernità ed essenzialità. Il suo pannello a specchio riflettente non solo amplia visivamente lo spazio, ma dona un tocco raffinato e contemporaneo a qualsiasi stanza. È particolarmente indicato per ambienti dallo stile minimal o industriale, ma si adatta anche a contesti più classici grazie alla sua discrezione formale. Come gli altri modelli della gamma design, anche il Mirror è dotato di purificazione dell’aria integrata, tecnologia Soft Air per un flusso d’aria delicato, connettività avanzata e il massimo dell’efficienza energetica. La sua silenziosità lo rende ideale anche per camere da letto e ambienti dove la quiete è un valore. Scegliere un climatizzatore LG GALLERY o MIRROR significa non solo migliorare la qualità dell’aria e il benessere quotidiano, ma anche valorizzare l’estetica degli spazi, trasformando un elemento tecnico in una dichiarazione di stile. Climatizzatori commerciali LG: soluzioni professionali per case, uffici, negozi e grandi ambienti Per ambienti più ampi o installazioni professionali, LG offre una gamma commerciale altamente performante, che include unità canalizzabili e cassette a soffitto. Le canalizzabili sono ideali per installazioni a scomparsa in controsoffitto, offrendo climatizzazione invisibile ma altamente efficiente; mentre le cassette a 4 vie garantiscono una distribuzione uniforme dell’aria in spazi aperti come studi, negozi e uffici. Entrambe le soluzioni sono compatibili con sistemi di gestione centralizzata e sono progettate per un’installazione semplice ed una manutenzione agevole, caratteristiche particolarmente apprezzate da professionisti e installatori. Acquista i condizionatori LG su Climamarket: qualità, convenienza e un’ampia gamma per ogni esigenza Acquistare un condizionatore LG su Climamarket.it significa accedere a un’esperienza completa: consulenza nella scelta, possibilità di ricevere un preventivo personalizzato, gestione delle pratiche per detrazioni fiscali e Conto Termico, fino alla consegna e installazione chiavi in mano svolta da tecnici qualificati. Questo servizio non solo semplifica il processo di acquisto, ma permette di ottenere il massimo dal proprio investimento, sia in termini di risparmio che di comfort abitativo. Che tu stia cercando una soluzione per la tua casa o stia progettando l’impianto di un’attività commerciale, i condizionatore LG presenti su Climamarket sono la risposta perfetta per ogni esigenza. Innovativi, silenziosi, potenti ed eleganti, rappresentano un'evoluzione nella climatizzazione. E con l’affiancamento di un team specializzato, ogni passaggio – dall’acquisto all’installazione – diventa semplice, trasparente e professionale. Scegliere un condizionatore LG oggi significa scegliere più di un prodotto: significa abbracciare una visione del comfort che mette al centro la persona, il risparmio energetico, il benessere e lo stile. Non aspettare l’afa per scegliere il meglio. Fai entrare in casa tua l’aria che hai sempre sognato con LG.

Leggi tutto

Servizio di Installazione Chiavi in Mano per Condizionatori: La Soluzione Completa per il Tuo Comfort
17/03/25

L'acquisto e l'installazione di un condizionatore possono rappresentare una sfida per molti, soprattutto quando si desidera un servizio affidabile e senza complicazioni. Ecco perché il servizio di installazione chiavi in mano offerto da Climamarket è la soluzione ideale per chi cerca qualità, efficienza e convenienza.   Cos'è il Servizio di Installazione Chiavi in Mano? Il servizio di installazione chiavi in mano di Climamarket ti permette di acquistare un climatizzatore con l'installazione professionale inclusa nel prezzo. Questo significa che, una volta scelto il modello più adatto alle tue esigenze, non dovrai preoccuparti di nulla: dalla consegna all'installazione, tutto sarà gestito da tecnici qualificati. Vantaggi del servizio: Installazione professionale: Tecnici esperti si occuperanno del montaggio, garantendo un funzionamento ottimale del tuo nuovo condizionatore. Prezzo trasparente: Nessun costo nascosto; il prezzo indicato comprende sia il prodotto che l'installazione. Assistenza post-vendita: Supporto dedicato per qualsiasi necessità o chiarimento dopo l'acquisto. Per maggiori dettagli, visita la pagina dedicata al servizio di installazione chiavi in mano di Climamarket.   Quanto Costa Installare un Condizionatore? Il costo per l'installazione di un condizionatore può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la tipologia dell'impianto, la presenza o meno di una predisposizione, la complessità dell'installazione e la regione geografica in cui ci si trova. Fattori che Influenzano il Costo di Installazione Tipologia dell'Impianto: Monosplit: Un'unità interna collegata a un'unità esterna. Multisplit: Più unità interne collegate a una singola unità esterna. Presenza di Predisposizione: Con predisposizione: Se l'impianto è già predisposto, i costi di installazione sono generalmente inferiori. Senza predisposizione: Richiede lavori aggiuntivi, come la realizzazione di tracce per le tubazioni, aumentando i costi. Complessità dell'Installazione: Installazione standard: Unità interna ed esterna posizionate su pareti opposte. Installazione complessa: Richiede canaline lunghe, lavori di muratura o posizionamenti particolari. Variazioni Regionali dei Costi Il costo dell'installazione di un condizionatore può variare anche in base alla regione geografica: Nord Italia: I costi tendono ad essere leggermente superiori rispetto al resto del Paese, con una media che può oscillare tra i 400€ e gli 800€ per un'installazione standard di un monosplit. Centro Italia: I prezzi sono generalmente in linea con la media nazionale, variando tra i 300€ e i 600€ per un'installazione standard di un monosplit. Sud Italia e Isole: Si possono trovare tariffe più competitive, con costi che vanno dai 250€ ai 500€ per un'installazione standard di un monosplit. Queste variazioni sono influenzate dal costo della vita nelle diverse aree, dalla domanda stagionale e dalla disponibilità di tecnici specializzati. Climamarket ti offre la possibilità di acquistare in un unico pacchetto e con prezzo univoco e trasparente il condizionatore compreso del servizio installazione.   Come Installare un Condizionatore? L'installazione di un condizionatore richiede competenze specifiche e deve essere eseguita da un tecnico certificato per garantire sicurezza ed efficienza. Ecco i passaggi principali: Sopralluogo e scelta della posizione: Il tecnico valuta il miglior posizionamento per l'unità interna ed esterna. Foratura della parete: Se necessario, viene effettuato un foro per il passaggio delle tubazioni. Collegamento delle unità: I tubi del gas refrigerante e i cavi elettrici vengono collegati tra l'unità interna ed esterna. Test e verifica: Dopo l'installazione, il tecnico esegue i test per assicurarsi che il sistema funzioni correttamente. Rilascio della certificazione: Alla fine, viene rilasciata la certificazione di conformità necessaria per la garanzia. Affidarsi a un servizio professionale come quello di Climamarket garantisce un'installazione a norma e senza preoccupazioni.   Sconto Termico: Un'Alternativa Vantaggiosa allo Sconto in Fattura Con l'evoluzione delle normative fiscali, lo sconto termico si presenta come una valida alternativa allo sconto in fattura. Questo incentivo statale permette di ottenere un contributo diretto per l'acquisto e l'installazione di climatizzatori ad alta efficienza energetica, riducendo immediatamente la spesa sostenuta. Perché scegliere lo sconto termico: Risparmio immediato: Lo sconto viene applicato direttamente sul prezzo d'acquisto, senza dover attendere mesi per recuperare la somma attraverso l'incentivo fiscale di conto termico. Processo semplificato: Non è necessaria la cessione del credito o l'intermediazione di istituti finanziari; tutto avviene in modo trasparente e diretto. Climamarket offre la possibilità di usufruire dello sconto termico attraverso il suo servizio di installazione chiavi in mano con sconto termico, garantendo un'esperienza d'acquisto vantaggiosa e senza complicazioni.   Come Funziona il Servizio di Installazione Chiavi in Mano con Sconto Termico? Scelta del climatizzatore: Seleziona il modello più adatto alle tue esigenze che rientra nel conto termico; Ordine e prenotazione dell'installazione: Effettua l'ordine cliccando sull'opzione di acqusito Sconto termico; Consegna e installazione: Ricevi il tuo climatizzatore e usufruisci di un'installazione professionale, garantendo efficienza e sicurezza. Goditi il comfort: Grazie al servizio chiavi in mano e allo sconto termico, potrai beneficiare di un ambiente climatizzato senza stress e con un notevole risparmio economico fino al 65%. Link Utili per Approfondire Servizio di Installazione Chiavi in Mano Servizio di Installazione Chiavi in Mano con Sconto Termico Catalogo Condizionatori Disponibili

Leggi tutto

Scopri i nuovi condizionatori Samsung 2025: Innovazione e Comfort per la tua casa!
10/03/25

Samsung rivoluziona la climatizzazione con i nuovi condizionatori 2025, combinando tecnologia avanzata, design elegante ed efficienza energetica. Scelta su misura per ogni esigenza: Samsung Cebu S2: Intelligenza Artificiale integrata, affidabilità e prestazioni ottimali WindFree Avant S2 & Black: tecnologia WindFree™, migliaia di microfori e nessun getto d’aria diretto, Intelligenza Artificiale integrata e massimo comfort. WindFree Elite S2: Tecnologia WindFree™, migliaia di microfori e nessun getto d’aria diretto, Intelligenza Artificiale integrata e Wi-Fi per un controllo smart ovunque Novità introdotte dalla gamma Samsung 2025:✔ AI Energy Mode: risparmio energetico fino al 30%.✔ Freeze Wash: pulizia automatica dell’evaporatore.✔ Compressore AI Twin Rotary: massima silenziosità e vibrazioni ridotte.✔ Flusso d’aria ottimizzato con alette regolabili orizzontalmente e verticalmente.✔ Telecomando SolarCell: gestione intuitiva e ricarica eco-friendly. Scopri di seguito le singole serie nel dettaglio!   Samsung Cebu S2: Design Elegante e Tecnologia AI per il Massimo Comfort I nuovi Samsung Cebu S2 si rinnovano con un design allungato per una migliore distribuzione dell’aria e un display a scomparsa per la visualizzazione della temperatura. La presenza delle funzioni AI ha impreziosito questa serie dotata di AI Auto Cooling e AI Energy Mode, due modalità che consentono di sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per regolare automaticamente il funzionamento in base a temperatura, umidità ed abitudini degli utenti, rendendo il condizionatore perfettamente adattabile alle proprie abitudini di utilizzo. Le novità si ritrovano anche nel flusso d’aria regolabile sia in orizzontale che in verticale e nel compressore AI Twin Rotary che ha aumentato notevolmente l’efficienza e ridotto i consumi, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale integrata nel prodotto. Non è un caso che il WiFi sia integrato, Samsung offre tecnologie avanzate e facilità d’utilizzo anche da remoto, con possibilità anche di gestione vocale tramite Bixby, Google Home e Alexa, semplicemente scaricando l’app SmartThings, comoda, pratica ed intuitiva! Scopri di più sul nuovo Samsung Cebu S2 su Climamarket.it per una climatizzazione intelligente ed efficiente!   Samsung WindFree Avant S2 e Black: Comfort, Efficienza e Design Unico Sicuramente, quando si parla dei nuovi Samsung WindFree Avant S2 e Black non si può non iniziare menzionando l’incomparabile tecnologia WindFree, cuore pulsante del marchio e di questa serie, che da anni ricopre il ruolo di alfiere in tema di climatizzazione e qualità dell’aria. Attraverso 21.000 microfori l’aria si diffonde in modo delicato ed omogeneo, offrendo un raffrescamento senza fastidiosi getti d’aria diretti ed ineguagliabile. Una delle novità 2025 è sicuramente costituita dalla versione Black, un’opzione elegante e moderna per ambienti raffinati! Anche per i condizionatori Samsung WindFree Avant S2 e Black non mancano dotazioni tecnologiche di serie: dalle nuovissime funzionalità AI, al controllo smart con Wi-Fi integrato e comandi vocali; dal nuovo Compressore AI twin Rotary super performante con Intelligenza Artificiale integrata, al Freeze Wash per la pulizia dell’evaporatore. Ma la vera chicca è il telecomando SolarCell altamente intuitivo, si ricarica con la luce artificiale e solare, oppure tramite USB-C. Scopri di più su Samsung WindFree Avant S2 e Black su Climamarket.it per un comfort avanzato ed elegante! Samsung WindFree Elite S2: Comfort, Risparmio e Tecnologia Avanzata I condizionatori Samsung WindFree Elite S2, come gli altri condizionatori del marchio, presentano un design raffinato ed elegante, ottimi complementi d’arredo in grado di valorizzare qualsiasi ambiente. I WindFree Elite S2, tuttavia, si differenziano dalle altre serie Samsung per la presenza del Motion Detector Sensor, il Sensore di Movimento (MDS) che rileva la presenza o meno di persone nella stanza e sposta i flussi d’aria secondo la modalità desiderata. Innovativo e funzionale è l’ideale per chi punta ad una gestione automatica che sappia al contempo contenere i consumi. Intelligenza Artificiale, tecnologia Windfree con migliaia di microfori senza getti d’aria diretti, funzione Freeze Wash per una pulizia approfondita dell’evaporatore, gestione mediante app SmartThings grazie al WiFi integrato, controllo vocale tramite Bixby, Google Assistant ed Alexa e telecomando SolarCell ricarica solare: questi sono solo alcuni degli incredibili plus di questo condizionatore pensato da sempre per chi desidera, per i propri spazi, una vera climatizzazione d’Elite! Scopri di più sul nuovo Samsung WindFree Elite S2 su Climamarket.it per un comfort senza compromessi!

Leggi tutto

Detrazioni fiscali 2025
19/12/24

La Legge di Bilancio 2025 introduce significative modifiche alle agevolazioni fiscale Bonus Casa ed Ecobonus, prevedendo una proroga ma con una riduzione delle aliquote in particolare per gli interventi di efficientamento energetico. Ecco le principali novità: Aliquote ridotte: Dall'1 Gennaio 2025, la detrazione ecobonus scenderà al 50% per le prime case e al 36% per le altre tipologie di immobili, equiparandosi a quanto già previsto per le ristrutturazioni ordinarie (Bonus Casa). Ulteriore calo dal 2026: Nel biennio 2026-2027, l’aliquota si abbasserà ulteriormente: 36% per la prima casa. 30% per gli altri immobili. Esclusione delle caldaie a condensazione dagli interventi agevolabili: non ci sarà più la detrazione del 50% o 65% per la sostituzione di vecchie caldaie con altre a condensazione nell'ambito del Bonus Casa o dell'Ecobonus. Qualora si voglia installare una nuova caldaia, l'agevolazione fiscale potrà essere applicata solo in concomitanza a una pompa di calore, ovvero per i sistemi ibridi.   Ecobonus 2025: Come cambia l’accesso Le nuove regole introducono differenze sostanziali nell’applicazione dell’Ecobonus: Agevolazione riservata alla prima casa: La detrazione massima spetterà esclusivamente all’abitazione principale, ovvero quella indicata come residenza anagrafica e posseduta a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento. Restano esclusi inquilini, comodatari e titolari della nuda proprietà. Aliquote uniformi: Le nuove aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che, fino al 2024, permettevano detrazioni più elevate, come: Interventi su parti comuni di edifici condominiali. Interventi combinati di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. Bonus Ristrutturazione al 50% nel 2025, ma solo per le abitazioni principali Dal 1° gennaio 2025, il bonus ristrutturazione per le prime case prevede una detrazione del 50%, con un tetto di spesa pari a 96.000 euro solo per gli interventi sulle abitazioni principali, mentre per le seconde e terze case restano valide le disposizioni del D.L. 39/2024 che prevede una progressiva riduzione fino al 30% dal 2028. Esclusioni e limiti Per i redditi più elevati viene introdotto un tetto massimo alle spese detraibili, calcolato in cifra assoluta e variabile in base al numero di figli a carico. Per redditi superiori a 75 mila euro, il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 14 mila euro, ridotto a 7 mila euro in assenza di figli. Oltre la soglia dei 100 mila euro di reddito, il tetto scende ulteriormente: a 8 mila euro per chi ha due figli a carico e a 4 mila euro per chi non ne ha. Scadenze: ultime opportunità per il 2024 Fino al 31 dicembre 2024, è ancora possibile accedere alle detrazioni più vantaggiose, che variano dal 50% al 65% in base agli interventi. Dopo questa data, le aliquote subiranno il taglio descritto. Le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2025 rappresentano una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, con l’obiettivo di allinearle ai parametri di sostenibilità e alle risorse economiche disponibili. Tuttavia, il dibattito parlamentare è ancora in corso, e ulteriori cambiamenti potrebbero emergere. Per massimizzare i vantaggi fiscali, si consiglia di completare gli interventi entro il 2024 o di attendere l’esito delle nuove norme per pianificare gli investimenti del 2025. Su climamarket puoi approfittare delle detrazioni fiscali su condizionatori, pompe di calore, caldaie, stufe e altro fino al 31 dicembre 2024.

Leggi tutto

Casa Green, ecco cosa prevede la Direttiva Europea approvata dall'Europarlamento
20/05/24

La nuova direttiva europea Casa Green è stata approvata dall'Europarlamento. Ecco cosa prevede e tutti i consigli per rendere la tua casa davvero ecologica.   Il 28 maggio 2024 entrerà in vigore la direttiva europea sulle “case green” il cui testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE lo scorso 8 maggio. La direttiva 2024/1275 mira ad attuare una riduzione interna netta delle emissioni di gas effetto serra con l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 mediante un piano di riqualificazione edilizia ed energetica del patrimonio immobiliare europeo. Gli stati membri, dopo l’entrata in vigore, avranno due anni di tempo per recepire la direttiva, dunque adeguarsi alle norme stabilite da Bruxelles predisponendo piani nazionali di ristrutturazione per il raggiungimento entro il 2050 di un parco immobiliare europeo ad emissioni zero.   Cos'è una casa green Con il termine casa green si usa indicare un'abitazione ecologica e ecosostenibile. Ciò sta a significare non solo che si tratta di una casa capace di abbassare notevolmente gli sprechi energetici, ma anche di una che ha tutte le caratteristiche in regola per produrre l'energia necessaria al fabbisogno di chi vi abita, assicurandone comfort e benessere. Abitazioni di questo tipo abbracciano un approccio green e un vero e proprio stile di vita ecologico. In ottica europea “case green”, entro il 2050, saranno tutti quegli edifici ad emissioni zero (o quasi a zero), il cui consumo totale annuo di energia primaria provenga da fonti di energia rinnovabili generata in loco o nelle vicinanze e “solar ready” cioè idonei ad ospitare impianti solari sui tetti ottimizzando la capacità di autoproduzione di energia mediante irraggiamento che diventerà la norma.   Cosa prevede la nuova direttiva europea Casa Green La direttiva impone agli Stati membri di perseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, mediante l’adozione di un piano nazionale che preveda la progressiva riduzione dei consumi energetici degli edifici residenziali e non, lasciando margine di autonomia sulle priorità immobiliari e fornendo una metodologia per il calcolo della prestazione energetica integrata degli edifici e delle unità immobiliari. Secondo quanto previsto dal provvedimento, ogni Stato membro dell’Unione Europea deve impegnarsi nell’implementazione di un nuovo piano di riqualificazione degli edifici, adattando misure mirate a garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata, più nel dettaglio: per gli edifici residenziali non di nuova costruzione, la riduzione dell’energia primaria media utilizzata dovrà essere di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035; per gli edifici non residenziali, dovrà essere prevista la ristrutturazione del 16% degli immobili con le peggiori prestazioni entro il 2030 e del 26% entro il 2033, introducendo norme minime di prestazione energetica da rispettare (quantità massima di energia che gli edifici possono utilizzare per m² all’anno); i nuovi edifici residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2030; i nuovi edifici non residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2028. Inoltre la direttiva EPBD punta alla creazione di un sistema immobiliare solar-ready, vale a dire con edifici progettati per ottimizzare il potenziale di produzione di energia solare sulla base dell’irraggiamento solare del sito, stabilendo obblighi e tempistiche per l’installazione di impianti solari in edifici pubblici e non residenziali, nonché le linee guida per gli edifici residenziali e i parcheggi coperti. In questa direzione si inserisce anche lo stop, dal 2025, agli incentivi per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, favorendo al contempo sussidi per impianti di riscaldamento ibridi con una quota considerevole di energie rinnovabili, come la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore; l’eliminazione definitiva avverrà nel 2040. Restano esclusi dalla direttiva: gli edifici vincolati e protetti; gli immobili storici; edifici temporanei; chiese; case vacanze.   Come rendere una casa green Parlando di interventi che sposano uno stile abitativo green, è possibile già da ora riorganizzare la propria casa per step attraverso tutta una serie di interventi. Si tratta di piccoli e grandi accorgimenti pensati per la sostenibilità ecologica, e che coinvolgono energie pulite e materiali rispettosi dell'ambiente. Prima di tutto, possiamo sostituire i vecchi condizionatori con quelli nuovi ad elevate prestazioni energetiche che trovi nel catalogo di condizionatori climamarket, che consumano molta meno energia favorendo un notevole risparmio. Lo stesso dovremmo fare con gli elettrodomestici, investendo in apparecchi di classe energetica A+ o superiore. Non solo, è possibile installare impianti ad alta efficienza energetica come le pompe di calore e i sistemi ibridi, rifare il cappotto termico interno e esterno dell'abitazione, sostituire gli infissi più vecchi con quelli ad isolamento termico, e ancora produrre in autonomia energia elettrica tramite l'impiego di pannelli solari e fotovoltaici.   Tutti i vantaggi di una casa ecologica Realizzare una casa green richiede ovviamente un certo investimento, nella misura di circa l'8% in più rispetto ad un'abitazione non ecologica. La spesa sarà però facilmente ammortizzata nel tempo: non solo perché aumenterà il valore dell'immobile e il benessere di tutta la famiglia ma anche perché si assisterà ad una notevole e concreta riduzione delle bollette di luce e gas. Secondo i dati di ARERA ed ENEA, se stimiamo una ristrutturazione di 100 mq si può arrivare a spendere fino duemila euro di energia in un anno in classe G a fronte di 200 euro in classe A. Questo dato è molto significativo perchè il considerevole risparmio sulla spesa energetica può essere impiegato per ottenere un finanziamento ed apportare le opportune modifiche alle nostre unità abitative che d’ora in avanti si reputeranno sempre più essenziali ed imprescindibili. In questo contesto è fondamentale un intervento da parte dello Stato sotto forma di agevolazioni fiscali o altro tipo di sussidio, per garantire che ogni cittadino possa beneficiare di aiuti statali al fine di adeguarsi alle nuove normative che verranno definite nei prossimi mesi.

Leggi tutto

Ecco gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche più comuni in Italia
26/09/23

L'eliminazione delle barriere architettoniche è un obiettivo di primaria importanza. Scopri gli interventi più comuni e i dettagli del bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche.   Le barriere architettoniche sono un problema ancora molto presente sul territorio italiano. Si tratta di tutti quegli ostacoli che impediscono l'adeguata fruibilità degli spazi a persone con ridotte o assenti capacità motorie. L'abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbe essere quindi uno degli obiettivi principali nella progettazione di un edificio, e allo stesso modo si dovrebbe intervenire su quelli già esistenti per renderli più accessibili. L'eliminazione delle barriere architettoniche significa azzerare disparità e discriminazione, ed è per questo che la Legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il Bonus Barriere Architettoniche, una detrazione fiscale fissata dal Governo dedicata a tutti quegli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche presso edifici già esistenti. In questo approfondimento di Climamarket andremo a vedere cosa si intende per abbattimento delle barriere architettoniche, le detrazioni fiscali associate e quali sono gli interventi più comuni in Italia in questo ambito specifico. Cosa si intende per abbattimento delle barriere architettoniche Prima ancora di esaminare nel dettaglio le manovre di detrazione delle barriere architettoniche e i lavori più popolari nel nostro paese, è bene dare una definizione di abbattimento delle barriere architettoniche. Il riferimento è a tutti quegli interventi finalizzati al superamento degli ostacoli che limitano accessibilità, visitabilità e adattabilità degli spazi da parte di tutte le persone, comprese quindi quelle con ridotte capacità motorie e sensoriali. Grazie a lavori mirati, verranno eliminati tutti gli elementi costruttivi che impediscono, limitano e in generale rendono difficoltoso l'utilizzo di un ambiente, o che limitano la fruizione dei servizi alle persone con disabilità o a chi, per età o problemi temporanei, si trova in una situazione che limita il normale utilizzo degli spazi. Bonus Barriere Architettoniche anche nel 2023 Proprio l'attenzione primaria all'abbattimento delle barriere architettoniche ha portato il Governo ad estendere le agevolazioni dedicate anche per il 2023, e fino alla fine del 2025. Il Bonus Barriere Architettoniche, come abbiamo già visto, è una detrazione riconosciuta esclusivamente per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione fiscale è pari al 75% delle spese sostenute, e viene concessa a privati cittadini, imprese, esercenti arti e professioni ed enti pubblici e privati per le opere mirate all'eliminazione di qualsiasi tipo di ostacolo alla mobilità. All'atto pratico, per i lavori effettuati dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 su edifici già esistenti è prevista una detrazione IRPEF, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. L'imponibile ha un importo massimo variabile da 30.000 a 50.000 euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. Eliminazione barriere architettoniche: gli interventi previsti dal bonus Come già accennato, il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è riservato all'insieme di interventi che hanno l'obiettivo di superare ed eliminare le barriere architettoniche presenti in edifici già esistenti. Ciò significa che la detrazione non può essere applicata agli interventi eseguiti durante la fase di costruzione dell’immobile e su quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione. Il bonus comprende anche gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche. Pensiamo ad esempio all'installazione di ascensori e montacarichi, o comunque a qualsiasi strumento che tramite la comunicazione, la robotica e la tecnologia, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità. Similmente, la normativa prevede agevolazioni per gli interventi di adeguamento dei servizi igienici, che consentano a tutti piena accessibilità e manovrabilità nell'utilizzo dell'ambiente bagno. Come abbattere le barriere architettoniche: i lavori più comuni Gli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche prevedono un'ampia tipologia di lavori. In Italia alcuni sono naturalmente più diffusi di altri, e vanno dall'installazione di un ascensore alla riprogettazione del bagno e dell'utilizzo dei sanitari. Ascensore Una delle soluzioni più praticate per l'abbattimento delle barriere architettoniche è senza dubbio l'installazione, nel vano scala o all'esterno dell'edificio, di una piattaforma elevatrice a movimento verticale, da impiegare per il trasporto di persone in piedi o su carrozzina, o in alternativa di un ascensore. Per essere a norma, negli edifici residenziali l'ascensore deve avere caratteristiche ben precise. Prima di tutto, la cabina deve presentare dimensioni minime di 1,30 metri di profondità e 0,95 metri di larghezza; in secondo luogo, la porta deve avere luce netta minima di 0,80 metri posta sul lato corto, mentre la piattaforma minima di distribuzione posta anteriormente alla porta della cabina di 1,50 x 1,50 metri. Per legge, all'interno della cabina dovremo trovare un campanello di allarme, un citofono ad altezza compresa tra 1,10 e 1,30 metri e una luce di emergenza di autonomia minima di 3 ore. I pulsanti di comando devono presentare anche la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Braille, e accanto ai pulsanti esterni deve essere presente una rampa per la carrozzina. Bagno Il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è valido anche per il rifacimento del bagno, in cui deve essere garantito lo spazio necessario per le manovre di una sedia a rotelle. I sanitari saranno quindi sospesi, con il lavandino che deve essere necessariamente senza colonna e posto a 80 centimetri di altezza dal pavimento, e i rubinetti a leva e con miscelatore. Intervenendo sul box doccia, invece, sarà importante dotarlo di piatto a filo pavimento, sedile e doccia telefono. Se possibile con lo spazio a disposizione, la porta dovrebbe aprirsi verso l'esterno per facilitare le manovre. Rampa Infine, un'altra operazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche prevede di posizionare una rampa in alcuni punti specifici di un edificio, così da consentire il superamento di un dislivello. La normativa dispone che un dislivello non sia accessibile se superiore a 3,20 metri. La rampa deve avere una larghezza minima di 0,90 metri per consentire il passaggio di una persona su carrozzina, e di 1,50 metri per consentire l'incrocio di due persone. Non solo, sempre stando a quanto previsto dalla legislazione, ogni 10 metri di lunghezza e quando presenti interruzioni mediante porte, la rampa deve includere un piano orizzontale di dimensioni minime pari a 1,50 × 1,50 metri. La pendenza delle rampe, poi, non deve superare l'8%, tranne in casi eccezionali.

Leggi tutto

Bonus Barriere Architettoniche: di cosa si tratta e requisiti
21/06/23

Bonus Barriere Architettoniche 2023: cosa rientra e quali sono i requisiti per ottenere la detrazione del 75%? Tutte le informazioni utili sul blog di Climamarket. La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato al 31 dicembre 2025 il cosiddetto Bonus Barriere Architettoniche, una detrazione fiscale fissata dal Governo dedicata a tutti quegli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche presso edifici già esistenti. In questo focus di Climamarket analizzeremo quindi ogni aspetto del Bonus Barriere Architettoniche 2023, dai requisiti ai beneficiari, così da evidenziarne i vantaggi anche in caso di rifacimento del bagno per persone con disabilità. Cos'è il Bonus Barriere Architettoniche Come già accennato, il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è un'agevolazione pensata specificatamente per incentivare l'abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. Rappresenta, quindi, quindi un sostengo economico per migliorare sensibilmente la mobilità di persone soggette a condizioni di disabilità, ed è valido per tutto il 2023 fino al 31 dicembre 2025. In particolare, per i lavori svolti dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, vi è la possibilità di richiedere la detrazione IRPEF da ripartite in 5 quote annuali dello stesso importo o lo sconto in fattura. Il bonus è pari al 75% della somma spesa per portare avanti i lavori: l'importo massimo è variabile (tra i 30.000 e i 50.000 euro), e dipende dall'edificio in cui viene eseguita la ristrutturazione. A tal proposito, nella circolare n. 17/E del 26 giugno 2023, l'Agenzia delle Entrate, in merito alla normativa del Bonus dedicato all'abbattimento delle barriere architettoniche, chiarisce che: [...] Considerato che la norma richiama gli interventi effettuati su “edifici già esistenti” senza ulteriori specificazioni si ritiene che rientrino nella disciplina agevolativa gli interventi effettuati su unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale salvo il rispetto dei criteri previsti dal decreto del Ministero dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236. Bonus Barriere Architettoniche 2023: chi può beneficiarne e requisiti Possono beneficiare della detrazione solo i contribuenti assoggettati all'IRPEF, che siano o meno residenti nel territorio italiano: persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni; enti pubblici e privati, a patto che non svolgano attività commerciali; società semplici; associazioni tra professionisti; soggetti che conseguono reddito di impresa (possono essere persone fisiche, enti, società di persone o società di capitali). Quando non è applicabile il Bonus Barriere Architettoniche? La detrazione non è applicabile nei casi di interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile e in quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione. Bonus Barriere Architettoniche 2023: cosa rientra e limiti di spesa Parlando degli interventi ammessi, il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è previsto per: tutti gli interventi edilizi realizzati per eliminare le barriere architettoniche; gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche (es: ascensori, montacarichi, servoscale etc…); le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito, in caso di sostituzione dell’impianto. Il rifacimento dei bagno in base ai criteri contenuti nel DECRETO MINISTERIALE 14 giugno 1989, n. 236. Come già specificato, il bonus ammonta al 75% della spesa sostenuta, con le limitazioni a cambiare a seconda del numero di unità immobiliari in cui vengono eseguiti i lavori edilizi. Abbiamo quindi: un limite di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari e plurifamiliari funzionalmente indipendenti; un limite di 40.000 euro per il numero delle unità immobiliari negli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari; un limite di 30.000 euro per il numero delle unità immobiliari negli edifici composti da più di 8 unità immobiliari. Bonus Barriere Architettoniche al 75% anche per il bagno L'Agenzia delle Entrate ha decretato che il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è valido anche per il rifacimento del bagno. In questo caso, le norme da seguire sono praticamente le stesse valide per la progettazione delle nuove costruzioni. Per il D.M. 236/1989 deve essere garantito lo spazio necessario per le manovre di una sedia a rotelle: i sanitari devono quindi essere sospesi; il lavandino deve essere senza colonna e posto a 80 centimetri di altezza dal pavimento; i rubinetti devono essere a leva e con miscelatore; il box doccia deve essere obbligatoriamente a pavimento e dotato di sedile e doccia telefono. Se possibile, poi, la porta dovrebbe aprirsi verso l'esterno per facilitare le manovre. Il bonus al 75% per le barriere architettoniche in bagno si applica, oltre che sulle spese sostenute per i lavori di adeguamento, anche su quelle direttamente correlate all'intervento, come possono essere nuovi rivestimenti e pavimentazione o il rifacimento dell'impianto elettrico.

Leggi tutto

Caldaie a gas vietate dal 2029? Forse l'Unione Europea vuole anticipare al 2025
29/05/23

L'Unione Europea dice stop alle caldaie a gas dal 2029. Al momento la proposta è ancora in fase di definizione e sarà discussa a giugno quando la Commissione Europea si riunirà. L'obiettivo è quello di andare ad eliminare gradualmente dal mercato le caldaie a gas e a combustibili fossili, e al tempo stesso innalzare i requisiti di efficienza energetica per gli impianti di riscaldamento residenziale. Potrebbe, però, esserci un’accelerata che farebbe anticipare al 2025. Caldaie a gas vietate dal 2029: cosa dice il regolamento UE La caldaia a gas è ancora oggi l'apparecchio più utilizzato nelle nostre case per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Nonostante quelle più moderne siano dei dispositivi efficienti dal punto di vista energetico, si tratta comunque di generatori alimentati con gas naturale o propano. I combustibili fossili stanno infatti diventando un problema sempre più grande, non solo dal punto di vista dell'approvvigionamento a seguito del conflitto in Ucraina, ma soprattutto da quello ambientale. Proprio per questo, il cosiddetto Piano REPowerEU emanato dalla Commissione Europea prevede un progressivo abbandono delle caldaie a gas dal 2025 fino al divieto di vendita dal 2029. L'UE vuole quindi puntare il più possibile sulle energie rinnovabili, o comunque su caldaie alimentate con combustibili alternativi, decisamente più sostenibili. L'attuale bozza del testo, oltre allo stop dal 2029 alle caldaie a gas, prevede anche che tra il 2025 e il 2026 vi sia un declassamento delle etichette energetiche delle caldaie a gas. Attenzione però, questo non significa che sarà imposto un divieto di possedere una caldaia a gas e di disfarsi del proprio impianto di riscaldamento, ma che dal 2029 non potremo più acquistare una caldaia alimentata a gas metano. Caldaie a gas: stop dal 2029 o bisogna anticipare? Allo stato attuale l'Unione Europea sta lavorando a una modifica del regolamento Ecodesign originale. La Commissione Europea si incontrerà il 12 giugno per la discussione del testo, che dovrebbe essere definito entro la fine dell'anno per poi essere pubblicato nel 2024 prima della fine del mandato europeo. Nel frattempo, c'è però chi mette in guardia l'UE sulle tempistiche, spingendo per anticipare al 2025 il divieto di vendita delle caldaie a gas per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e contrastare la crisi energetica. È quello che dicono ECOS, una ONG internazionale che si batte per standard tecnici, politiche e leggi rispettosi dell’ambiente, e EEB, la Rete europea di organizzazioni di cittadini ambientalisti. ECOS e EEB hanno infatti ricordato che una caldaia alimentata a gas nuova può avere un ciclo di vita che va dai 20 ai 25 anni. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sarà necessario smettere di vendere e installare le caldaie a gas e a combustibili fossili per il 2025, o al massimo entro il 2027. Caldaie a gas vietate dal 2029: quali sono le reali alternative? Con le caldaie a gas vietate dal 2029, e la possibilità concreta di anticipare la manovra addirittura al 2025, ci si ritrova inevitabilmente a chiedersi come adeguare la propria casa alla direttiva UE. Fortunatamente esistono delle concrete alternative a questi dispositivi, che già rappresentano una realtà affidabile per molte famiglie. Vediamole nel dettaglio: Pompe di calore - il principio di funzionamento di questi apparecchi prevede che l'aria calda venga trasferita in un edificio utilizzando l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come l'aria, l'acqua e la terra, eliminando l'impiego del gas o di altri combustibili inquinanti. Caldaie a biomassa - si tratta di caldaie che sfruttano la combustione di materiale organico come pellet, legna o gusci di frutta secca per generare calore utile a riscaldare gli ambienti e a produrre acqua calda ad uso sanitario. Caldaie ioniche - di recentissima introduzione, riscaldano l'acqua tramite elettrolisi senza aver bisogno di canna fumaria e unità esterna. Riscaldamento a pavimento e pannelli radianti - con il riscaldamento (e raffrescamento) a pavimento, l'acqua calda o fredda viene immessa in dei tubi sottili e flessibili che scorrono a serpentina lungo il pavimento; i pannelli radianti elettrici a infrarossi usano invece la tecnologia degli infrarossi per riscaldare l’aria circostante, evitando l'impiego di combustibili fossili. Climamarket è in prima linea per assicurare ai suoi clienti il massimo del comfort tra le mura domestiche, con soluzioni di riscaldamento innovative e ecofriendly che abbattono emissioni e consumi, e che sono significativamente più efficienti rispetto alle tradizionali caldaie a gas.

Leggi tutto

Progetto Treedom: pianta un albero nella foresta Climamarket
05/01/23

Siamo l'aria che respiriamo. È questa la filosofia dietro al progetto Treedom di Climamarket che nasce per contribuire a un pianeta più verde. L'obiettivo è quello di far germogliare una vera e propria Foresta Climamarket, piantando 1000 alberi entro il 2024.   Treedom: pianta un albero con Climamarket Negli ultimi anni, a fronte dell'emergenza climatica e delle sempre più stringenti norme in materia di rispetto ambientale, Climamarket ha deciso di sposare politiche più ecosostenibili per ridurre l'impatto inquinante dei generatori di calore, necessari per il nostro benessere termico. Da qui, la scelta di offrire ai consumatori una selezione accurata di prodotti caratterizzati da tecnologie "amiche dell'ambiente". Oggi, questo impegno si fa ancora più concreto. Nasce infatti il progetto Treedom di Climamarket, che si pone l'obiettivo virtuoso di piantare 1000 alberi entro il 2024. Alberi che daranno vita alla Foresta Climamarket, con tanti piccoli germogli pronti a crescere e a donare nuovo ossigeno al nostro pianeta in Kenya, Tanzania, Ghana, Colombia, Camerun e Malawi. Un processo che avverrà gradualmente, pianificato in 4 milestone: 250 alberi da piantare entro aprile 2023; 250 alberi da piantare entro settembre 2023; 250 alberi da piantare entro febbraio 2024; 250 alberi da piantare entro settembre 2024. Le diverse varietà di alberi piantati - avocado, cacao, albizia, banano, caffè, anacardo, pomodoro e grevillea - contribuiranno ad abbattere circa 198,8 T di diossido di carbonio. Nel corso della sua vita, infatti, ogni albero assorbe CO₂ dall’atmosfera nel suo tronco, nei rami e nelle radici, ed i suoi effetti sono tanto maggiori quanto più gli alberi sono messi in condizione di poter crescere e vivere a lungo. Condizione assicurata da Treedom, organizzazione scelta da Climamarket per la sua trasparenza e integrità, e che cura in ogni minimo dettaglio un processo di pianificazione, formazione e manutenzione che dura negli anni. Treedom: come funziona il progetto green di Climamarket Il progetto di Treedom e Climamarket vuole prima di tutto creare un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune. Un progetto green che fa affidamento sui cittadini del mondo - proprio noi, chiamati a contribuire visitando la Foresta Climamarket e la pagina del progetto Treedom -, ma anche e soprattutto sui Manager di Treedom, esperti agronomi, che prendono contatto con ONG e associazioni già esistenti nelle zone del progetto. Queste diventano gli interlocutori principali che permettono a Treedom di mantenere un legame con i contadini locali, che i Forestry Manager visiteranno comunque regolarmente di persona, elaborando insieme un attento piano forestale che vada a rispettare la biodiversità della zona di progetto, e possibilmente ad arricchirla. Quando sono pronte per essere trapiantate nella terra, le piantine "adottate" da ogni sostenitore del progetto Treedom vengono distribuite alle donne e agli uomini che se ne prenderanno cura, per un controllo diretto sul vivaio. Le ONG e associazioni con cui Treedom collabora garantiscono un rapporto diretto con le persone, e quindi maggiore trasparenza per clienti e partner. Attraverso Treedom, Climamarket cercherà di portare a termine con successo tutti gli obiettivi del progetto "We are the air we breathe!". Sarà possibile misurare l'assorbimento di CO2 grazie ad un sistema di calcolo che prende in considerazione diversi elementi - come la specie, la latitudine e la longitudine o il ciclo di vita medio di un albero; in questo modo si calcola la massa legnosa di ogni albero, e di conseguenza la quantità di carbonio che è capace di assorbire dall’atmosfera nei suoi primi 10 anni di vita. Treedom: pianta un albero per far respirare il pianeta Con il progetto Treedom, e le sue attività di piantumazione di alberi in Asia, Africa, Sud America e Italia, Climamarket contribuirà al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che fanno parte dell’Agenda 2030 sposata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, per ridurre le disuguaglianze e stimolare la crescita economica, collaborando per preservare i nostri oceani e le nostre foreste e garantire un futuro sostenibile. Come già sottolineato, regalare un albero porta diversi benefici. Con i nuovi alberi piantati ad assorbire CO₂ e a produrre ossigeno, migliora la qualità dell'aria e si abbassano le temperature globali. In più, la Foresta Climamarket: offrirà rifugio e nutrimento a diverse specie vegetali e animali; favorirà la biodiversità e l'attività degli insetti impollinatori; contrasterà l'erosione del suolo grazie alle radici dei suoi 1000 alberi; proteggerà le colture dai venti e dagli eventi climatici estremi sempre più frequenti. Non solo, le zone del progetto Treedom si trovano in paesi in via di sviluppo, dove i benefici degli alberi potranno davvero fare la differenza, valorizzando le persone che vi abitano. Tutti gli alberi piantati rimangono infatti di proprietà degli stessi contadini che se ne prendono cura, senza stravolgere le colture precedenti e la natura produttiva del terreno interessato; anzi, ne migliorano le capacità produttive e offrono ai contadini un’opportunità di reddito in più, arricchendo pure la loro dieta. Allo stesso modo, le comunità vengono formate passo passo, acquisendo competenze che potranno a loro volta trasferire ad altri.  

Leggi tutto

Costa di più il gas o l'elettricità?
03/01/23

Nel 2023 costa più il gas o l'elettricità? Ecco come capire meglio le bollette e risparmiare su riscaldamento e fornitura elettrica. Con la spesa per le bollette che è più che triplicata negli ultimi anni, sempre più utenti si chiedono se costi di più il gas o l'elettricità nel 2023. Quando si vuole riscaldare un ambiente o oppure cuocere il cibo ci si domanda spesso come ridurre i consumi. Risparmiare sul riscaldamento e le utenze domestiche è diventata ormai un’esigenza, perché si tratta di costi che anche quest'anno gravano in maniera importante sul bilancio delle famiglie. Per tagliare queste spese, quindi, occorre sapere se sia più conveniente ricorrere all’energia elettrica o al gas. In questa guida, realizzata dagli esperti di Climamarket, vedremo proprio se costa di più il gas o la corrente e cosa comportano questi dati per i consumatori finali. Costa più il gas o l'elettricità nel 2023? Il prezzo dell'energia elettrica e del gas viene determinato dall'ARERA, ovvero l’Autorità Garante per l'Energia Elettrica e il Gas. Per quanto riguarda i costi dello scorso anno, il prezzo della luce aggiornato per il terzo trimestre 2023 - quindi dal primo luglio al 30 settembre - ha subito un aumento minimo del +0,4%, nonostante le aspettative al ribasso dopo gli enormi rincari del 2022. Discorso diverso per il prezzo del gas, per cui si registra una riduzione del -1,1%. L’aumento delle bollette continua quindi anche in questa seconda parte dell'anno, con le variazioni relative alla cosiddetta "famiglia tipo", definita dall'ARERA come un nucleo familiare con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno con una potenza impegnata di 3 kW e, per il gas, di 1.400 metri cubi annui. Allo stesso tempo, in bolletta ritorna la voce relativa agli oneri generali di sistema e delle imposte, mentre rimane attivo il taglio del 5% dell’IVA per il gas. Inoltre, anche per il terzo trimestre del 2023 è confermato il bonus sociale bollette 2023 per i soggetti con ISEE fino a 15.000 euro, che sale a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli. L'agevolazione scatta in automatico, con scadenza fissata al 30 settembre. Quanto costa l'energia elettrica nel 2023 All’inizio del 2023, i clienti del mercato tutelato dell'energia elettrica hanno assistito a un ribasso pari al -19,5% rispetto al trimestre precedente. Al contrario di quanto si pensava (e sperava!), si è poi innescata un'inversione di tendenza, per quanto minima. Inversione che ha portato il prezzo della corrente all'ingrosso a salire di +0,4%. All'atto pratico, per una famiglia tipo con un contratto luce nel mercato di tutela, un aumento dello 0,4% significa andare a spendere circa 3 euro in più su base annua. In totale, una famiglia con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh dovrà sborsare 644 euro per le bollette dell'elettricità. Quanto costa il gas nel 2023 Per quanto riguarda il gas, ci sono dei segnali positivi per il 2023, con i prezzi che si stanno assestando verso il basso sia sui mercati esteri che su quelli nazionali durante i primi due trimestri dell'anno. In questo momento, sempre stando ai dati diffusi da ARERA, la spesa per il gas si è ridotta dell'1,1%. Per una famiglia tipo, significa spendere appena 15 euro in meno su base annua. La spesa totale resta alta, pari a 1.265 euro, con il costo complessivo per luce e gas attorno ai 1.909 euro. Ecco queste sono alcune considerazioni per rispondere alla domanda se costa più il gas o l'elettricità, con la prima spesa a confermarsi più elevata della seconda, e quindi ad incidere maggiormente sui costi delle bollette delle famiglie.

Leggi tutto

Bonus riscaldamento 2023: tutto quello che c'è da sapere
01/12/22

Il Bonus riscaldamento 2023 prevede diverse detrazioni fiscali in ambito di riscaldamento e aggiornamento degli impianti. Ecco tutti i dettagli sul blog di Climamarket.   Con l'arrivo dell'inverno, e con un rincaro bollette piuttosto salato, è necessario individuare soluzioni utili per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Tra queste, una delle più efficaci è sicuramente andare a sostituire la nostra vecchia caldaia con un modello moderno e all'avanguardia tra i tanti disponibili nel ricco catalogo online di Climamarket. Non a caso, l'impianto di riscaldamento è fondamentale sia per garantire il giusto comfort termico in ogni stanza della nostra casa, che per la produzione quotidiana di acqua calda sanitaria. Oggi fortunatamente possiamo acquistare un impianto nuovo dalle alte performance e bassi consumi sfruttando i Bonus riscaldamento 2023, e in particolare il cosiddetto Bonus caldaie che concede agevolazioni fiscali nella misura del 65% o 50% sulla spesa sostenuta. Vediamo insieme tutti i dettagli e tutti i tipi di bonus esistenti. Bonus riscaldamento 2023: cos'è e come funziona Il Bonus caldaia 2023, come già detto, rientra tra le agevolazioni previste dalla normativa vigente riguardo al Bonus riscaldamento 2023 per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, prorogata fino al 31 dicembre 2024. Attualmente, sono ben quattro le tipologie di detrazioni previste dall'Agenzia delle Entrate quando vogliamo acquistare una caldaia a condensazione di classe energetica A o superiore e caldaie a biomassa: il Bonus ristrutturazioni al 50%, l'Ecobonus al 65%, il Conto Termico al 65% e il Superbonus al 110%. Prima ancora di vederli nel dettaglio, sottolineandone le varie differenze, è importante ricordare che questi benefici governativi non sono cumulabili, e potremo quindi rientrare solo in una delle casistiche previste dalla normativa. Per tutti i bonus elencati in seguito, su Climamarket è in ogni caso previsto lo sconto immediato in fattura, che permette di beneficiare della detrazione senza attendere i lunghi tempi burocratici e le quote annuali associate. Bonus ristrutturazioni al 50% per la nuova caldaia a biomassa Una delle opzioni disponibili per approfittare degli incentivi sulle caldaie del 2023 è la detrazione del 50% legata al Bonus ristrutturazioni. Rispetto agli altri, questo tipo di bonus è più semplice da ottenere quando si affrontano spese di ammodernamento dell’abitazione, ma le agevolazioni si fermano al 50%. La detrazione viene erogata su un massimo di spesa di 96.000 euro e in dieci rate uguali annuali, e può essere applicata se si acquista una caldaia a biomassa con classe ambientale 5 stelle. Bonus caldaie e Ecobonus al 65% per sostituzione caldaia Tra i bonus per la caldaia esiste anche l'Ecobonus con detrazione al 65% su una spesa massima di 30.000 euro. Questo si applica per la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione almeno di classe energetica A+. Per ottenere questa classe energetica dovremo dotare il nuovo generatore di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VIII. In particolare, quelli di classe V sono termostati d'ambiente modulanti, che regolano la temperatura dell'acqua in base a quella dell'ambiente indoor; quelli di classe VI includono invece il cosiddetto sensore ambientale, che varia la temperatura dell'acqua in base alla temperatura interna e esterna; infine, i sistemi di termoregolazione evoluti di classe VIII si riferiscono alle centraline di controllo ambientale con più sensori. Bonus caldaia 2023 e Conto Termico al 65% Il Conto Termico, pensato dal Governo per incentivare sia privati che imprese e pubbliche amministrazioni, prevede una detrazione del 65% sulla somma spesa per tre tipologie di intervento: la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernali con impianti a pompa di calore; l'installazione di impianti solari termici dedicati alla produzione di acqua calda a uso sanitario; la sostituzione di boiler elettrici con impianti a pompa di calore. Le agevolazioni vengono erogate tramite bonifico sul conto corrente del beneficiario, entro un massimo di due mesi da quando la richiesta viene accolta. Il pagamento è eseguito in un'unica soluzione per cifre pari o inferiori ai 5.000 euro, mentre per cifre più alte il pagamento sarà dilazionato dalle due alle cinque rate. Superbonus al 110% tra gli incentivi caldaie 2023 L'ultimo tra i Bonus riscaldamento 2023 è il Superbonus al 110%. Si tratta di una detrazione del 110% su un importo massimo di 30.000 euro per i lavori di riqualificazione energetica di edifici monofamiliari, condomini e edifici plurifamiliari. Gli interventi previsti dalla normativa devono riguardare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti con caldaia a condensazione di classe energetica A o superiore, pompe di calore e caldaie a biomassa. Con questo bonus la spesa va praticamente ad azzerarsi; di contro, i requisiti per accedervi sono più stringenti. Prima di tutto, la nuova caldaia deve assicurare un aumento di almeno due classi di efficienza energetica per l'edificio, dopo l'asseverazione di un progettista. In più, va consegnata l'intera documentazione richiesta, piuttosto corposa. I requisiti per richiedere il Bonus caldaia 2023 Per richiedere uno qualsiasi dei Bonus caldaia, è ovviamente necessario poter soddisfare determinati requisiti stabiliti dalla normativa. In particolare, tra gli interventi su cui è possibile applicare la detrazione, abbiamo: Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente maggiore del 90%, corrispondente al valore minimo della classe A prevista dal regolamento UE n. 811/2013; Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII, secondo quanto stabilito della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02; Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti muniti di generatori d'aria calda a condensazione. Anche l'immobile in cui andremo a installare la nuova caldaia dovrà rispettare requisiti ben precisi, ovvero essere accatastato o in corso di accatastamento, possedere già un impianto di riscaldamento (anche non attivo) e non avere pendenze tributarie. Non solo, tutti i pagamenti andranno effettuati tramite bonifico parlante per detrazione fiscale, in cui sono riportati il codice fiscale dell’intestatario e del beneficiario della detrazione, la partita IVA e i dati del beneficiario del pagamento, e infine il riferimento esplicito alla normativa vigente. A chi spettano gli incentivi caldaie 2023 Il Bonus riscaldamento 2023, e in generale i bonus per le caldaie e l'eventuale sconto in fattura, spettano a chi decide di sostituire la sua caldaia di vecchia generazione con una nuova caldaia a condensazione dalle alte performance e bassi consumi. Il riferimento è quindi a tutti quei soggetti che effettuano una spesa di riqualificazione energetica, come proprietari o nudi proprietari, titolari di un diritto di godimento reale di abitazione, locatari, affittuari o comodatari. Bonus riscaldamento 2023: tutta la documentazione richiesta Per accedere a uno dei Bonus riscaldamento 2023, oltre ai requisiti citati in precedenza, è necessario comunicare all'ENEA la data di fine lavori, le caratteristiche del nuovo impianto e la spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione. La normativa prevede poi altri documenti fondamentali, tra cui: certificazione dei produttori per le caldaie e le valvole termostatiche; fatture di tutte le spese che abbiamo sostenuto; ricevute dei bonifici parlanti; ricevuta della trasmissione della documentazione a ENEA; schede tecniche del prodotto. La documentazione raccolta va consegnata a un consulente fiscale o a un CAF entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, così da poter beneficiare di tutti gli incentivi stanziati dal Governo. Su Climamarket puoi usufruire del Bonus riscaldamento 2023 grazie allo Sconto in fattura caldaie. Scopri tutto nella sezione dedicata.  

Leggi tutto

Ecco spiegato il caro energia e come adeguarsi
15/11/22

Perché è aumentato il prezzo dell'energia? Ecco quali sono i rincari, perché si stanno verificano e come adeguarsi con i consigli di Climamarket.   Negli ultimi mesi i cittadini italiani stanno affrontando una vera e propria crisi energetica, che si riflette in un caro senza precedenti per quanto riguarda le bollette di luce, gas e acqua. Una situazione che accomuna molti altri Paesi, e che delinea un importantissimo momento storico, destinato a cambiare - forse per sempre - il nostro paradigma energetico. Stando alle stime degli esperti, infatti, il primo trimestre del 2022 ha fatto registrare un aumento del costo dell'energia elettrica di ben il 55%, seguito da quello del gas pari al 42%. Ma perché è aumentato il prezzo dell'energia? Come vedremo più avanti assieme agli esperti Climamarket, le vere cause dietro a questo fenomeno sono molteplici: si tratta di una sfortunata congiuntura di fattori, come l'incremento del prezzo del gas su tutti i mercati internazionali - da cui storicamente dipende più del 40% della produzione elettrica nostrana -, le recenti tensioni geopolitiche e naturalmente la pandemia da Coronavirus, senza dimenticare le condizioni meteo avverse. Fortunatamente, possiamo provare a limitare gli sprechi grazie a piccoli accorgimenti quotidiani, anche questi al centro del nostro approfondimento, e utili a risparmiare fino al 10% in bolletta sia per la luce che per la fornitura di gas metano. Previsioni prezzo energia elettrica 2022: la misura dei rincari A fronte di dati sempre più preoccupanti, e di previsioni di certo non incoraggianti, la crisi dell'energia sta comprensibilmente creando molti disagi a cittadini e imprese del nostro Paese. Prima ancora di capire perché è aumentato il prezzo dell'energia, e quali manovre possiamo mettere in atto per arginare gli attuali rincari, è bene provare a quantificare l'incremento esponenziale del prezzo del gas e dell'energia in tutta Europa, Italia compresa. Negli ultimi dodici mesi, il prezzo di riferimento del gas europeo è aumentato del 550%, pari a 14 volte la sua media decennale, mentre quello dell'elettricità è salito di 10 volte, sempre rapportando i prezzi alla media degli ultimi 10 anni. Fino al 2019 - dunque pre-Covid -, il costo all'ingrosso dell'energia elettrica in Italia ha fatto registrare quotazioni medie annuali tra i 43 e gli 87 euro per megawattora venduto. L'arrivo del Covid e del conseguente lockdown, all'inizio del 2020, ha innescato una durissima contrazione del fabbisogno energetico a livello globale; questa, unita ad un surplus di offerta, ha comportato un inevitabile crollo del prezzo dell'energia, quantificato per circa 22 euro per megawattora. Solo nel secondo semestre del 2021 abbiamo assistito ai primi accenni di ripresa economica, con la domanda di energia elettrica a crescere esponenzialmente man mano che la macchina produttiva si risvegliava dal suo lungo torpore. Nel frattempo, però, l'offerta è andata scarseggiando, e nel dicembre dello scorso anno si è toccata la media record di 281,24 euro per megawattora, con costi in bolletta di luce e gas praticamente raddoppiati. Perché l'energia elettrica aumenta: le cause dietro i rincari L'aumento dell'energia elettrica, come accennato, è quindi dovuto a più cause scatenanti, verificatesi negli ultimi anni con una sincronia preoccupante. Covid e aumento del costo dell'energia Tra i principali fattori che rispondono alla domanda "perché è aumentato il prezzo dell'energia?" è impossibile non menzionare il Covid. La lunga pandemia ha ostacolato - se non addirittura bloccato - le normali attività economiche europee, causando uno squilibrio senza precedenti tra domanda e offerta. Il boom di domanda con la recente ripresa economica, assieme all'offerta limitata delle compagnie elettriche, hanno lasciato spazio all'attuale situazione, che vede i prezzi delle forniture lievitare alle stelle. Fattori meteo sfavorevoli Le temperature estremamente rigide dello scorso inverno hanno messo a dura prova le scorte di gas naturale globali, costringendo molti Paesi ad attingere alle proprie risorse strategiche per far fronte al fabbisogno dei cittadini e delle industrie. Il risultato è stata una carenza critica di gas, e un inevitabile aumento di prezzo della risorsa sul mercato all'ingrosso. L'energia elettrica ha seguito la stessa sorte, essendo fortemente dipendente dalla disponibilità di gas naturale. Non solo, sempre nel 2021 l'Europa è stata travolta da un'anomala siccità di vento, che ha ridotto drasticamente l'energia prodotta dagli impianti eolici, costringendoci ad attingere ancor di più alle fonti fossili - tra cui proprio il gas metano. Elettricità in aumento per le tensioni geopolitiche internazionali In ultima analisi, non dobbiamo sottovalutare le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina, che si riflettono sul resto d'Europa. A seguito del recente conflitto, il Governo russo sta portando avanti una condotta che limita l'ingresso del gas in Europa. Considerando che la Russia è il principale fornitore italiano, e che eroga da sola circa il 41% del fabbisogno europeo di gas naturale, il prezzo del metano non poteva che salire vertiginosamente. Risparmio in bolletta: cosa fare Certamente l'aumento del prezzo di energia elettrica è un fenomeno destinato ad attenuarsi nel tempo, ma è probabile che ciò non accada nel breve periodo. Di conseguenza, con bollette che si prospettano ancora salate, l'unica soluzione è ridurre i consumi, andando ad investire su soluzioni orientate al risparmio energetico e all'ecosostenibilità; queste fanno bene sia al nostro portafogli che all'ambiente, e si traducono soprattutto nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovali, incentivate dal Governo tramite i Bonus ed Ecobonus stanziati su cui è possibile usufruire dello sconto immediato in fattura. Nel nostro piccolo, possiamo mettere in atto alcuni accorgimenti per rendere la nostra casa più smart. Prima di tutto andando a sostituire gli elettrodomestici più vecchi con quelli di nuova generazione ad alta efficienza energetica - attenzione quindi alle etichette energetiche! Cerchiamo pure di ridurre l'uso del forno tradizionale, favorendo la cottura in microonde, di avviare la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico e a temperature più basse; in bagno, invece, evitiamo di sprecare acqua calda inutilmente quando facciamo la doccia, mentre abbassando di un solo grado il riscaldamento di casa riusciremo a ridurre la bolletta del gas di circa il 10%.  

Leggi tutto

Tutto quello che c'è da sapere sul decreto riscaldamento 2022-2023
08/11/22

L'accensione del riscaldamento nel 2022-2023 subisce delle profonde variazioni per via dell'attuale situazione politica ed economica. Ecco tutto quello che devi sapere sul decreto riscaldamento. Con l'arrivo del freddo invernale, l'accensione del riscaldamento si fa fondamentale per assicurare il giusto comfort termico all'interno della nostra casa, soprattutto in quelle zone del nostro Paese in cui le temperature sono più rigide. Tradizionalmente, questo periodo dell'anno combacia con la cosiddetta stagione termica, che in linea di massima va dal 15 ottobre al 15 aprile; e che, per l'appunto, si riferisce al lasso di tempo in cui è possibile accendere gli impianti di riscaldamento in Italia. Se è vero che l'accensione dei termosifoni viene regolata ogni anno da tutta una serie di misure che variano a seconda dell'area specifica del territorio nazionale, allo stesso modo la situazione politica ed economica attuale ha costretto il Governo italiano a rivedere la normativa per il periodo 2022/2023. Ciò si traduce in un nuovo decreto riscaldamento, che modifica la data di accensione dei riscaldamenti e le temperature concesse nel tentativo di limitare i consumi di gas e contrastarne l’aumento del prezzo. Vediamo allora, con gli esperti Climamarket, tutto quello che c'è da sapere su questo nuova manovra anticrisi. Accensione riscaldamento 2022-2023: le zone climatiche in Italia La crisi causata dal conflitto russo-ucraino si riflette anche sulle regole per l'inverno 2022/2023 in fatto di riscaldamento. Il ministro della Transizione Ecologica (MiTE), Roberto Cingolani, ha infatti firmato di recente il cosiddetto decreto riscaldamento – il decreto n. 383 del 6 ottobre 2022 - con il quale varia l'accensione del riscaldamento in questa stagione con l'obiettivo di fare fronte alle difficoltà economiche e geopolitiche a livello globale. Pratiche di contenimento, queste, che stando alle stime consentiranno di raggiungere un risparmio di oltre tre miliardi di Smc di gas. Prima ancora di esplorare le regole stabilite dalla nuova normativa, è bene avere presenti quali sono le diverse zone climatiche in Italia, a cui corrispondono altrettante disposizioni per l'accensione dei termosifoni. In particolare, si tratta di 6 zone climatiche disciplinate con Il Decreto DPR 412/1993 del 26 agosto 1993. Le località vengono posizionate in una di queste 6 fasce tenendo conto del grado giorno, ovvero un coefficiente specifico che ha il compito di misurare la differenza tra la media della temperatura tra ambienti interni ed esterni. Questo significa che, quanto più è alto il valore dei gradi giorno rilevati, tanto più le zone interessate sono caratterizzate da temperature basse, e per questo i provvedimenti sono meno stringenti o addirittura del tutto assenti. Vediamole nello specifico, con tutti i dettagli sulle date e sugli orari dell'accensione dei termosifoni. Zona A La zona A contempla quei comuni con gradi giorno inferiori a 600, dunque alcune aree calde del nostro Paese come Porto Empedocle e le isole di Lampedusa e Linosa. In questo caso, l'accensione del riscaldamento è possibile dall'8 dicembre al 7 marzo, per un tempo massimo di 5 ore al giorno, con una diminuzione di 60 minuti rispetto alla normativa precedente. Zona B Nella zona B, fatta di comuni con gradi giorno tra 601 e 900, i termosifoni vanno accesi dall'8 di dicembre al 23 marzo, per 7 ore al giorno come tetto massimo. La diminuzione, stando alla legge per l'accensione del riscaldamento, è sempre di 60 minuti, e coinvolge diverse province italiane come Palermo, Messina, Agrigento, Catania, Crotone, Siracusa, Trapani e Reggio Calabria. Zona C La zona C include i comuni con gradi giorno tra 901 e 1.400, e ne fanno parte l'area adriatica Nord e alcune province come Bari, Brindisi, Caserta, Benevento, Catanzaro, Imperia, Cosenza, Lecce, Napoli, Latina, Ragusa, Salerno, Oristano, Taranto e Sassari. Le date per l'accensione dei riscaldamenti vanno dal 22 novembre al 23 marzo, per 9 ore al giorno al massimo. Zona D Per la zona D, le date riservate all'attivazione degli impianti di riscaldamento vanno dall'8 novembre al 7 aprile, e il funzionamento dei termosifoni non può superare le 11 ore al giorno. Tante le province comprese in quest'area del territorio nazionale, tutte con gradi giorno tra 1.401 e 2.100, come ad esempio Avellino, Ancona, Chieti, Caltanissetta, Firenze, Genova, Macerata, Foggia, Pesaro, Pisa, Prato, Forlì, Ascoli Piceno, Grosseto, Livorno, Isernia, Lucca, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pistoia, Pescara, Siena, Roma, Teramo, Terni, Viterbo e Vibo Valentia. Zona E Nella zona E abbiamo invece comuni con gradi giorno tra 2.101 e 3.000, come Aosta, Alessandria, Asti, Milano, Torino, Bolzano, Ferrara, Reggio Emilia, Trieste, Venezia, Verona, Perugia, Rieti, Enna, Potenza e L’Aquila. In questi comuni è possibile accendere il riscaldamento dal 22 ottobre al 7 aprile, per massimo 13 ore al giorno. Zona F Infine, nella zona F troviamo Trento, Belluno e Como. Trattandosi di comuni con gradi giorno superiori a 3.001 - e dunque della zona più fredda del Paese dal punto di vista climatico -, non sono previste limitazioni né per il periodo né per l'orario di accensione del riscaldamento domestico. Decreto riscaldamento: le nuove regole per l'inverno 2022/2023 Il decreto riscaldamento emanato dal MiTE prevede alcune novità che vogliono rendere più stringente la normativa precedente. In particolare, si parte con la riduzione di 1 grado della temperatura ammessa negli ambienti indoor, che siano case o uffici pubblici e privati. Di conseguenza, la temperatura passa dai 20 ai 19 gradi, con 2 gradi aggiuntivi di tolleranza. Per quanto riguarda gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili, la temperatura massima consentita è invece di 17 gradi, sempre con due gradi in più di tolleranza. In più, vi è la riduzione di 1 ora del tempo massimo consentito per l'accensione dei termosifoni giornaliera, per un periodo di riscaldamento complessivo ridotto a sua volta di 15 giorni. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, infatti, il primo giorno in cui è possibile attivare gli impianti è il 22 ottobre; per ogni area - a esclusione della zona F -, la durata giornaliera di attivazione degli impianti di riscaldamento è compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ogni giorno. Esistono comunque alcune eccezioni che contemplano le utenze considerate sensibili. Tra queste, abbiamo ad esempio gli ospedali, le RSA e le case di cura, ma anche scuole materne, asili nido, piscine e edifici alimentati a energia solare. Non solo, sono previste deroghe in caso di situazioni climatiche particolarmente avverse, per cui le autorità di amministrazione locale possono autorizzare l'accensione degli impianti alimentati a gas naturale al di fuori dei limiti previsti.  

Leggi tutto

Condizionatori senza motore esterno: pro e contro
20/09/21

I condizionatori di ultima generazione senza unità esterna sono davvero vantaggiosi? E come funzionano? Scoprilo sul blog di Climamarket.   Durante l'estate, il refrigerio offerto da un condizionatore è un vero toccasana. Che sia in casa o in ufficio, questo elettrodomestico è diventato indispensabile per combattere la calura dei mesi più caldi. Se dotato di pompa di calore, può rivelarsi un valido alleato anche durante l'inverno. Esistono diverse tipologie di condizionatori in commercio, tra cui i modelli senza unità esterna, che si distinguono per l'assenza del motore esterno e l'ingombro ridotto. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di spazio o vive in contesti con vincoli architettonici che ne limitano (o addirittura vietano) l'installazione. Ma prima di acquistare un climatizzatore senza unità esterna, è importante conoscere i pro e i contro di questa tecnologia, per fare una scelta consapevole e ponderata. Vediamo allora, in questo approfondimento di Climamarket, tutti i vantaggi e gli svantaggi dei condizionatori senza unità esterna, assieme ai migliori modelli proposti in catalogo. Come funzionano i condizionatori senza unità esterna Prima ancora di analizzare pro e contro dei climatizzatori senza unità esterna, è bene comprenderne il funzionamento di base. A differenza dei condizionatori tradizionali, che si compongono di due unità (una interna e una esterna), i modelli senza unità esterna integrano tutti i componenti all'interno del dispositivo, compreso quindi il motore. Il funzionamento è simile a quello dei climatizzatori split: l'aria calda viene prelevata dall'ambiente interno, raffreddata tramite un gas refrigerante e poi reimmessa nell'ambiente. Lo scambio termico avviene attraverso due fori praticati nella parete su cui viene installato il condizionatore. Questa soluzione va a garantire un risparmio più che evidente in termini di spazio, assieme ad una tutela architettonica importante dell'edificio, fondamentale in contesti condominiali più complessi. Inoltre, la scelta di un condizionatore di questo tipo garantisce l'assenza di emissioni di aria sul suolo pubblico. Vantaggi dei condizionatori senza unità esterna Capito come funzionano i condizionatori senza unità esterna, è facile dedurne tutti i pro e i contro specifici. Come per ogni altra soluzione di climatizzazione domestica, anche scegliere un condizionatore senza motore esterno comporta infatti vantaggi e svantaggi che vanno necessariamente presi in considerazione prima di procedere all'eventuale acquisto e messa in opera. Partiamo analizzando i pro: Maggiore estetica: l'assenza dell'unità esterna permette di preservare l'armonia della facciata dell'edificio e risulta particolarmente apprezzata in contesti con vincoli architettonici o paesaggistici. Minore ingombro: l'assenza del motore esterno rende questo tipo di condizionatore ideale per ambienti con metrature ridotte. Facilità di installazione: l'installazione è più semplice e veloce rispetto ai modelli tradizionali, non richiedendo interventi complessi sulla facciata esterna. Manutenzione semplificata: l'assenza dell'unità esterna rende più agevoli e sicure le operazioni di manutenzione. Maggiore silenziosità all'esterno: l'assenza del motore esterno elimina il rumore prodotto da questo componente, garantendo un minor impatto acustico sull'ambiente esterno. Rispetto dei vincoli architettonici e legali: questi condizionatori sono ideali per edifici con vincoli storici o architettonici. Eliminano la necessità di installare unità esterne, permettendo di rispettare le norme urbanistiche e le regole condominiali. Tra i vantaggi peculiari di questa soluzione, l'assenza del motore esterno e i tanti tipi di design esistenti permettono ai sistemi di aria condizionata senza motore esterno di integrarsi alla perfezione in una grande varietà di ambienti, valorizzandone l'estetica. Come già detto, poi, permettono di evitare di imbattersi nei limiti architettonici e legali imposti su determinati palazzi, come accade ad esempio negli edifici vincolati dal punto di vista storico. Infine, un altro plus è legato ai lavori di manutenzione, in questo caso semplificati poiché non è necessario compiere azioni potenzialmente pericolose per raggiungere lo split esterno. Svantaggi dei condizionatori senza unità esterna Questi invece gli svantaggi legati ai condizionatori senza unità esterna o monoblocco: Minore potenza: rispetto ai condizionatori tradizionali, i modelli senza unità esterna hanno generalmente una potenza inferiore, che potrebbe non essere sufficiente per climatizzare ambienti ampi. Maggiore rumorosità interna: il motore integrato nel corpo del condizionatore può generare un rumore maggiore rispetto all'unità esterna dei modelli tradizionali, nonostante i modelli più recenti e tecnologicamente avanzati abbiano ridotto di molto le emissioni sonore. Minore efficienza energetica: l'assenza dell'unità esterna può comportare un leggero calo dell'efficienza energetica del condizionatore. Costo più elevato: generalmente, i climatizzatori senza unità esterna hanno un costo superiore rispetto ai modelli tradizionali con potenza comparabile. Il rovescio della medaglia, oltre al rumore interno, è dunque che l'efficienza energetica sarà minore: non dovrebbe stupire infatti che il motore esterno permetta di avere a disposizione macchine con una potenza decisamente più elevata. In più, questo tipo di climatizzatori devono essere posizionati direttamente su una parete che dà verso l'esterno - andando ad evitare i lavori di canalizzazione - e risultano generalmente più voluminosi, considerando che comprendono tutti gli elementi previsti nell'impianto. Quando conviene installare un condizionare senza unità esterna Le opinioni sui climatizzatori senza unità esterna sono variabili. Chi apprezza particolarmente l'estetica, la praticità e la facilità di installazione di questi modelli ne sottolinea i punti di forza. Al contempo, chi ha esigenze di climatizzazione elevate o è attento al risparmio energetico potrebbe preferire un modello tradizionale con unità esterna, più potente ed efficiente. In definitiva, i condizionatori di ultima generazione senza unità esterna (che siano fissi o portatili) rappresentano una soluzione pratica e estetica per chi ha problemi di spazio o deve rispettare vincoli architettonici. Sebbene presentino alcuni svantaggi, come l'efficienza energetica ridotta e il rumore interno, i modelli più recenti offrono miglioramenti significativi in termini di prestazioni e silenziosità. Valutare attentamente i pro e i contro è fondamentale per fare la scelta migliore per le proprie esigenze. I migliori condizionatori senza unità esterna su Climamarket Per un comfort ideale in ogni stagione, è fondamentale selezionare il condizionatore senza unità esterna giusto in base alle dimensioni e alle caratteristiche dell'ambiente da climatizzare. Nello store online di Climamarket trovi un'ampia gamma di condizionatori senza unità esterna di alta qualità a prezzi vantaggiosi. Potrai scegliere il modello più adatto alle tue esigenze (anche tra le migliori varianti portatili), come l'Olimpia Splendid Unico, un climatizzatore che coniuga silenziosità, design e prestazioni eccellenti, diventando un punto di riferimento nel settore dei monoblocco.

Leggi tutto

Vaillant ti omaggia con l'estensione di Garanzia da 2 a 7 anni
24/09/20

Oggi, se scegli Vaillant, scegli il massimo del comfort e della tranquillità, parola di Climamarket. Le caldaie a condensazione Vaillant sono un ottimo investimento in termini di qualità e risparmio e, fino al 31 dicembre 2020, Vaillant ti omaggia con 7 anni di garanzia completamete gratuiti. L’acquisto di una caldaia a condensazione assicura un’ottima efficienza energetica e la tecnologia a condensazione rispetta l’ambiente grazie alle basse emissioni di sostanze inquinanti. Inoltre, rispetto alle tradizionali caldaie, si aggiunge il vantaggio indiscusso del notevole risparmio di consumi, circa il 30%, e la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali sulla spesa effettuata. Caldaia a condensazione Vaillant: la giusta soluzione garantita 7 anni Per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti, l’avanzata tecnologia a condensazione consente di recuperare una parte dell’energia termica che andrebbe dispersa con i fumi di scarico delle caldaie tradizionali. Oggi ancor di più, l’affidabilità di Vaillant dura 7 anni. Una grande promozione che questa azienda, rinomata nel settore della termoidraulica, dedica a tutti i suoi più affezionati clienti! L’estensione garanzia Vaillant da 2 a 7 anni È arrivato il momento di sostituire la tua vecchia caldaia con un nuovo modello di caldaia a condensazione Vaillant: la rottamazione caldaia Vaillant ti offrirà l’imperdibile occasione di avere in casa la sicurezza di una tecnologia all’avanguardia e la tranquillità dell’estensione garanzia 7 anni. Tra le caldaie a condensazione Vaillant esposte nello store online di Climamarket.it puoi individuare il modello che, per tutta una serie di caratteristiche, risponde alle tue esigenze.   Come ottenere l'estensione di Garanzia 7 anni 1.Acquista la tua nuova caldaia Scegli una delle caldaie che rientrano nell'iniziativa su Climamarket.it 2.Installa la tua nuova caldaia Fai curare l'installazione ad un tecnico di tua fiducia: deve essere un installatore autorizzato ma non necessariamente un tecnico certificato Vaillant. 3.Contatta Vaillant Contatta il tuo centro assistenza Vaillant di zona per la prima accensione e la messa in esercizio della caldaia. L'intervento è gratuito. 4.Richiedi l'estensione di garanzia Richiedi al tecnico Vaillant l'estensione della garanzia della tua caldaia da 2 a 7 anni.   Cosa include l'estensione di Garanzia in Omaggio L’estensione garanzia 7 anni in omaggio include alcuni vantaggi importanti: il diritto fisso di chiamata gratuito nei giorni feriali e negli orari di servizio; la manodopera gratuita nei giorni feriali e negli orari di servizio; i ricambi originali gratuiti per la sostituzione di componenti danneggiati.   Cosa fare per usufruirne È necessario sottoscrivere un contratto di manutenzione annuale a pagamento per la durata di 7 anni con uno dei centri di assistenza tecnica ufficiali aderenti all’iniziativa; in questa sottoscrizione sono inclusi i servizi di manutenzione obbligatori per legge. Inoltre, se cambi la caldaia contribuisci a piantare un nuovo albero grazie alla collaborazione di Vaillant con LifeGate. Un realtà, quella di Vaillant, che contribuisce al salvaguardare l'ambiente e a migliorare la qualità dell’aria, con un progetto ambizioso che coinvolge il Parco del Ticino e la Valle dell’Aniene. Fino a dicembre, grazie anche al tuo contributo, LifeGate pianterà un albero all’interno del perimetro delle aree protette e si impegnerà nel tutelare il patrimonio arboreo presente. Per la scelta della tua caldaia puoi sempre contare su Climamarket.it e su una squadra di tecnici specializzati che, con competenza ed affidabilità, portano a termine il proprio lavoro, mettendo al primo posto la soddisfazione e la sicurezza dei propri clienti. Queste le caratteristiche che fanno di Climamarket.it uno dei punti di riferimento privilegiati per l’acquisto di caldaie a condensazione Vaillant. Gli elevati standard tecnologici ed il rispetto per l’etica lavorativa, rendono Climamarket.it un centro d’eccellenza per tutti i migliori brand del settore. CLICCA QUI E SCOPRI ORA LE CALDAIE VAILLANT CON L'ESTENSIONE DI GARANZIA IN OMAGGIO

Leggi tutto

Condizionatori e normative F-GAS: cosa cambia
30/07/19

Nell’ottica di tutela dell’ambiente, i Governi che hanno aderito al “Protocollo di Kyoto” per limitare il surriscaldamento globale terrestre e pertanto tutti quelli membri dell’UE, hanno attuato già da anni una politica di controllo sulle emissioni globali. Sono stati previsti una serie di interventi che coinvolgono anche la produzione e l’installazione di elettrodomestici, di generatori di calore, di climatizzatori e pompe di calore. Il Protocollo regola anche le emissioni di gas ad effetto serra dei quali fanno parte il biossido di carbonio (CO2), il protossido di azoto (N2O), il gas metano (CH4) e tre gruppi di gas fluorurati (F-GAS): i perfluorocarburi (PFC), gli idrofluorocarburi (HFC) e l’esafluoro di zolfo (SF6). I condizionatori e le pompe di calore contengono al loro interno degli idrofluorocarburi (HFC) che ne permettono il funzionamento per cui, se dispersi, risultano altamente inquinanti. Il Governo Italiano sta seguendo il suo percorso per la regolamentazione ed il controllo della vendita dei gas, dei soggetti che lo vendono, di quelli che operano sulle macchine che lo contengono, fino agli utilizzatori finali. Tutti sono coinvolti, ognuno per la sua quota di responsabilità. L’ultimo intervento è regolato dal DPR 146/2018 entrato in vigore il 24 Gennaio 2019 Il Regolamento (UE) n. 517/2014, stabilisce che le apparecchiature caricate con gas fluorurati a effetto serra e non ermeticamente sigillate, siano vendute agli utilizzatori finali unicamente qualora sia dimostrato che l’installazione è effettuata da un’impresa certificata. L’ultimo intervento regolato dal DPR 146/2018 ed entrato in vigore il 24 Gennaio 2019, recepisce la normativa Europea; prevede che il venditore registri per ciascuna vendita (anche se effettuata online) nella Banca dati istituita per i gas fluorurati a effetto serra, la dichiarazione dell’acquirente recante l’impegno che l’installazione sarà effettuata da un’impresa certificata a norma dell’articolo 10 del regolamento (UE) n. 517/2014. Per tracciare i gas e gli impianti che li contengono, le Camere di Commercio gestiranno una Banca Dati per i gas fluorurati a effetto serra e per le apparecchiature contenenti tali gas. Cosa cambia dal 25 Luglio 2019. Alle Aziende autorizzate a fornire F-GAS, al momento della vendita decorrerà l’obbligo di comunicare per via telematica la quantità ed il tipo di gas, gli estremi ed i certificati delle imprese acquirenti o delle persone fisiche che acquistano alla Banca Dati. Le Aziende che vendono agli utilizzatori finali le apparecchiature contenenti F-GAS non ermeticamente sigillate in fabbrica (es. i condizionatori), saranno obbligate ad acquisire e comunicare i dati dell’acquirente oltre ad una dichiarazione di quest’ultimo attestante l’impegno a fare effettuare l’installazione da un’impresa certificata ed autorizzata. I venditori che forniranno al cliente finale anche il servizio di installazione dovranno farsi carico loro di fornire tale dichiarazione. Se si tratta di imprese certificate, dovrà essere trasmesso anche il numero del certificato. Le comunicazioni dovranno essere effettuate anche al momento del primo intervento sul controllo di eventuali perdite di gas ed in occasione di ogni intervento di manutenzione o riparazione. Le procedure dovranno essere attuate ovviamente anche in caso di smontaggio e smantellamento delle apparecchiature. La normativa prevede che le comunicazioni vengano effettuate entro 30 giorni dall’intervento. Climamarket: un’Azienda sempre all’avanguardia. Spesso, adeguarsi al cambiamento non è facile, soprattutto quando le normative da applicare mutano in modo drastico ed è necessario riformulare percorsi assodati e collaudati. Acquistare su Climamarket.it resta facile e sicuro; abbiamo riformulato le nostre procedure in modo che i nostri clienti possono concludere il loro percorso di acquisto senza incorrere in alcun disagio; basterà seguire le normali procedure di acquisto sul sito. Inoltre, abbinando al prodotto anche l’acquisto del Servizio Installazione, sarai sollevato da ogni responsabilità e da qualsiasi impegno perché penseranno a tutto i nostri installatori certificati. La sicurezza della qualità sull’acquisto è dimostrata dal fatto che E-GLOBE S.p.A. proprietaria di Climamarket, è Azienda certificata alla vendita dei Gas fluorurati e partner delle migliori Aziende internazionali che producono climatizzatori e pompe di calore. Oltre quaranta anni di esperienza, hanno la loro importanza!

Leggi tutto

Daikin Stylish: il top della climatizzazione
12/02/18

Con il nuovo Condizionatore Stylish, Daikin reinterpreta lo stile e l’eleganza offrendo un prodotto unico ed inimitabile per design, tecnologia e funzioni; Daikin Stylish è un’icona di perfezione, il top della climatizzazione a cui aspirare.Il suo design unico lo rende un vero elemento di arredo. La purezza delle linee, dai tagli netti, si sposano perfettamente con i colori più eleganti: il bianco lucido, il silver effetto satinato, il nero effetto legno; il raffinato design e l’estrema eleganza del condizionatore Daikin Stylish, impreziosiscono la tua casa. Oltre all’estetica, anche la tecnologia, l’elevata qualità dei materiali e le rifiniture, giocano un ruolo importante nell’essere considerato un top di gamma. Il condizionatore Daikin Stylish ha già conquistato l’importante premio Good Design Awards per il design innovativo e le funzioni.Viene prodotto in varie taglie di potenza ed è disponibile sia nelle versioni monosplit che in quelle multisplit, soddisfacendo così ogni necessità di climatizzazione degli ambienti. Il climatizzatore Daikin Stylish si presta ad essere installato ovunque, grazie anche alle dimensioni ridotte delle unità interne: dalle abitazioni, alle attività commerciali ed anche negli ambienti alberghieri. Il climatizzatore Daikin Stylish offre una temperatura sempre costante, garantendo massima silenziosità e un comfort unico. Il Daikin Stylish è in grado di garantire altissime prestazioni e consumi ridotti; grazie, infatti, al sistema Inverter delle nuove Unità Esterne e all’utilizzo del nuovo Gas R32, lo Stylish rispetta l’ambiente e usufruisce delle più alte classi energetiche, fino alla Classe A+++.Dotato di un pratico telecomando e della funzione Wi-Fi con Online Controller, è facile da utilizzare e può anche essere comandato a distanza tramite l’app per smartphone.Stylish è stile, qualità e 4 anni di garanzia Daikin: con Daikin avrai la certezza di aver fatto la scelta giusta! La vasta gamma di condizionatori Daikin Stylish sarà disponibile online da Aprile 2018 su Climamarket.it!

Leggi tutto

Caldaia o condizionatore... senza pensieri!
05/07/17

Scopri assieme a noi il servizio di installazione di Climamarket.it Climamarket.it offre un servizio completo per la climatizzazione di abitazioni o uffici. I nostri tecnici sono a tua disposizione per consigliarti al meglio in base alle tue esigenze e, una volta selezionato il climatizzatore o la caldaia che fa per te, puoi facilmente abbinare all’acquisto il servizio di installazione. Questa breve guida illustra come usufruire del servizio di installazione per un condizionatore. Passo dopo passo 1 Identifica il prodotto di tuo interesse e vai alla relativa scheda 2 Nell’area destra della scheda prodotto scegli, come servizi aggiuntivo, il servizio di installazione 3 Indica se desideri che, contestualmente alla consegna del prodotto aquistato, il corriere ritiri per lo smaltimento il tuo dispositivo usato (RAEE). Il ritiro è gratuito. 4 Indica la provincia in cui il prodotto dovrà essere consegnato e installato. 5 Indica se hai l’impianto già predisposto o se dovranno realizzarlo i nostri tecnici (impianto da realizzare). 6 Verifica il prezzo calcolato dal sistema e clicca su “Aggiungi al carrello” per acquistare sia il prodotto che il servizio di installazione. Ecco, è praticamente fatta! 7 Non ti resta che specificare l’indirizzo di installazione del prodotto nello step 1 del carrello: Ricordati di inserire l’indirizzo completo di località e codice di avviamento postale! In caso di acquisto di una caldaia, le richieste del sistema variano lievemente, ma l’iter è lo stesso di quello appena descritto. Se hai già aggiunto il prodotto desiderato al carrello, potrai decidere di aggiungere il servizio di installazione nello step 1.Allo stesso modo, se cambi idea potrai rimuovere l’installazione direttamente nel carrello e decidere di acquistare il solo prodotto. Una volta concluso l’ordine ed effettuato il pagamento, il prodotto verrà spedito all’indirizzo indicato per l’installazione e sarai contattato dal tecnico che si occuperà del montaggio entro 10 giorni dalla ricezione del prodotto. Tutti i nostri tecnici hanno le autorizzazioni previste dalla normativa vigente e sono autorizzati al rilascio della documentazione di impianto, qualora prevista. I costi e dettagli del servizio possono essere verificati chiaramente sul nostro sito: Servizio di installazione condizionatori Servizio di installazione caldaie

Leggi tutto

Samsung AR9500M Wind-Free
28/06/17

I nuovi climatizzatori Wind-Free Quando la tecnologia si pone al servizio dell’individuo, senza dimenticare che la prima esigenza è il rispetto della salute, nasce un prodotto vicino al consumatore, in grado di coniugare design innovativo e tecnologia avanzata. Design elegante e funzionale La sua particolare forma triangolare consente al condizionatore Samsung AR9500M di diventare un piacevole oggetto d’arredamento, capace di creare, con il suo omogeneo flusso di aria, un clima confortevole in ogni angolo della tua stanza.I suoi 21.000 microfori diffondono aria fresca in modo naturale e discreto, in due fasi distinte: al Fast Cooling, che abbassa in tempi rapidi la temperatura, segue la modalità di raffredamento Wind-Free che consente di mantenere un clima stabile. L’aria viene raffreddata rapidamente e diffusa omogeneamente in ambienti anche molto ampi. Tecnologia ed efficienza La serie Samsung AR9500M offre soluzioni di condizionamento avanzate, che rispettano ogni momento della quotidianità, incluso il riposo notturno, evitando fastidiosi flussi di aria fredda. Il nuovo sistema Digital Inverter 8-Poli, dotato di Power Boost Technology, consente un minor numero di fluttuazioni di coppia con un conseguente notevole risparmio energetico (pari al 72% rispetto ai sistemi tradizionali). Controllo da remoto Di estrema utilità anche la connessione Wi-Fi che permette, tramite l’App Samsung Smart Home, il controllo del condizionatore da cellulare: avrete la possibilità di regolare l’accensione e la temperatura, di ricevere info sul consumo di energia ed indicazioni utili in caso di necessità di riparazione. Un climatizzatore da premio La completezza della soluzione di condizionamento di Samsung Electronics ha permesso ai nuovi climatizzatori AR9500M di aggiudicarsi il CES Innovation Awards di Las Vegas. Su Climamarket.it puoi acquistare il climatizzatore Samsung AR9500M Wind Free più adatto alle tue esigenze: guarda tutti i modelli disponibili e aiutati con i nostri filtri; se hai bisogno di supporto nella scelta, contattaci liberamente… i nostri esperti saranno lieti di aiutarti.

Leggi tutto

Il carrello è vuoto!

Non hai ancora aggiunto prodotti al carrello.

Continua lo shopping
Caricamento...