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29 maggio, 2023 / Focus
L'Unione Europea dice stop alle caldaie a gas dal 2029. Al momento la proposta è ancora in fase di definizione e sarà discussa a giugno quando la Commissione Europea si riunirà. L'obiettivo è quello di andare ad eliminare gradualmente dal mercato le caldaie a gas e a combustibili fossili, e al tempo stesso innalzare i requisiti di efficienza energetica per gli impianti di riscaldamento residenziale. Potrebbe, però, esserci un’accelerata che farebbe anticipare al 2025.
La caldaia a gas è ancora oggi l'apparecchio più utilizzato nelle nostre case per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Nonostante quelle più moderne siano dei dispositivi efficienti dal punto di vista energetico, si tratta comunque di generatori alimentati con gas naturale o propano. I combustibili fossili stanno infatti diventando un problema sempre più grande, non solo dal punto di vista dell'approvvigionamento a seguito del conflitto in Ucraina, ma soprattutto da quello ambientale.
Proprio per questo, il cosiddetto Piano REPowerEU emanato dalla Commissione Europea prevede un progressivo abbandono delle caldaie a gas dal 2025 fino al divieto di vendita dal 2029. L'UE vuole quindi puntare il più possibile sulle energie rinnovabili, o comunque su caldaie alimentate con combustibili alternativi, decisamente più sostenibili.
L'attuale bozza del testo, oltre allo stop dal 2029 alle caldaie a gas, prevede anche che tra il 2025 e il 2026 vi sia un declassamento delle etichette energetiche delle caldaie a gas.
Attenzione però, questo non significa che sarà imposto un divieto di possedere una caldaia a gas e di disfarsi del proprio impianto di riscaldamento, ma che dal 2029 non potremo più acquistare una caldaia alimentata a gas metano.
Allo stato attuale l'Unione Europea sta lavorando a una modifica del regolamento Ecodesign originale. La Commissione Europea si incontrerà il 12 giugno per la discussione del testo, che dovrebbe essere definito entro la fine dell'anno per poi essere pubblicato nel 2024 prima della fine del mandato europeo.
Nel frattempo, c'è però chi mette in guardia l'UE sulle tempistiche, spingendo per anticipare al 2025 il divieto di vendita delle caldaie a gas per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e contrastare la crisi energetica. È quello che dicono ECOS, una ONG internazionale che si batte per standard tecnici, politiche e leggi rispettosi dell’ambiente, e EEB, la Rete europea di organizzazioni di cittadini ambientalisti.
ECOS e EEB hanno infatti ricordato che una caldaia alimentata a gas nuova può avere un ciclo di vita che va dai 20 ai 25 anni. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sarà necessario smettere di vendere e installare le caldaie a gas e a combustibili fossili per il 2025, o al massimo entro il 2027.
Con le caldaie a gas vietate dal 2029, e la possibilità concreta di anticipare la manovra addirittura al 2025, ci si ritrova inevitabilmente a chiedersi come adeguare la propria casa alla direttiva UE. Fortunatamente esistono delle concrete alternative a questi dispositivi, che già rappresentano una realtà affidabile per molte famiglie. Vediamole nel dettaglio:
Climamarket è in prima linea per assicurare ai suoi clienti il massimo del comfort tra le mura domestiche, con soluzioni di riscaldamento innovative e ecofriendly che abbattono emissioni e consumi, e che sono significativamente più efficienti rispetto alle tradizionali caldaie a gas.