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La normativa prevede infatti che, entro scadenze ben precise, vengano effettuati controlli obbligatori, tra cui la revisione dell'impianto, la manutenzione e il controllo dei fumi di scarico. Una verifica, questa, affidata naturalmente a personale qualificato e autorizzato, che andrà a rilasciare il cosiddetto Bollino Blu ad indagine eseguita con esito positivo.
Il Bollino Blu è un certificato che va ad attestare che l'ispezione sia effettivamente avvenuta e soprattutto che l'impianto sia regolarmente a norma, in termini di sicurezza, di efficienza energetica ma anche di inquinamento. Come comprensibile, si tratta di un insieme di interventi che prevedono un costo: proprio per questo è importante sapere ogni quanto dover fare la manutenzione caldaia, quali spese vanno sostenute e qual è la normativa specifica.
La manutenzione caldaia, a voler dare una definizione più tecnica, rappresenta l'insieme delle analisi e delle ispezioni - ma anche di eventuali interventi di riparazione e sostituzione - che coinvolgono per l'appunto la caldaia, e che devono essere svolte da un tecnico abilitato sia all'effettuazione degli interventi che all'adeguata redazione del libretto caldaia.
Stando alla normativa vigente, solo tecnici specializzati, professionisti e ditte autorizzate dal Comune possono controllare i fumi di scarico e valutare l'emissione di sostanze inquinanti dell'impianto, per adempiere a quanto previsto dal D. Lgs 311/06. Dopo il controllo, viene rilasciato un documento che attesta il corretto funzionamento dell'impianto, accompagnato da un adesivo da inserire all'interno del libretto di manutenzione.
In generale, la legge impone un obbligo annuale di revisione della caldaia. Il termine è comunque flessibile, e varia in base al tipo di caldaia e alle sue specifiche tecniche. Alla prima accensione della nuova caldaia siamo allora chiamati a far eseguire la verifica dei fumi di scarico del dispositivo: l'esperto ci consegnerà il primo Bollino Blu - dalla validità di quattro anni -, dopo aver provveduto all'installazione, all'attivazione e al collaudo.
Le tempistiche dei controlli successivi dipenderanno poi dal tipo di impianto:
· caldaie alimentate a gas - metano o GPL che sia - devono essere sottoposte a manutenzione ogni 2 anni, in caso la nostra caldaia abbia una potenza superiore a 100 kW, e ogni 4 anni, se la caldaia ha una potenza compresa tra 10 e 100 kW;
· caldaie a combustibile solido o liquido - il riferimento è alle caldaie a gasolio, legna, carbone o pellet - si parla invece di ogni anno, se la macchina ha una potenza superiore a 100 kW, e di ogni 2 anni tra i 10 e i 100 kW.
A variare, in caso di manutenzione caldaia, non sono solo i tempi. Anche il costo oscilla tra diversi valori, a seconda del Comune di residenza. In Italia non sono poche le amministrazioni locali che prevedono agevolazioni piuttosto vantaggiose per i cittadini. Questo sta a significare che, spostandoci in lungo e in largo per lo Stivale, la spesa per questo intervento di manutenzione obbligatorio non avrà un valore fisso.
In genere, tutte le operazioni che interessano la caldaia - compreso il Bollino Blu di cui prima - vengono effettuate contemporaneamente, ad un costo complessivo.
Basandoci sulle medie di mercato, il prezzo per la revisione della caldaia e il controllo dei fumi di scarico oscilla tra i 100 e i 200 euro, mentre per un Bollino Blu dovremo sborsare tra i 30 e gli 80 euro. Il consiglio è quello di fissare la revisione caldaia e il rilascio del bollino nello stesso momento, così da risparmiare qualcosa e ottimizzare i tempi d'intervento.
Quando scadono i termini entro cui bisogna fare la manutenzione della caldaia è quindi opportuno attivarsi subito e contattare un tecnico affinché effettui tutti gli interventi previsti dalla legge. Il professionista dovrà annotare gli interventi sul libretto della caldaia.
Questo è un documento molto importante, su cui vengono riportate le caratteristiche dell'impianto al momento della sua installazione e tutti gli interventi e le manutenzioni che si sono susseguiti nel tempo.
Trattandosi di un obbligo di legge, la revisione della caldaia ricade sul responsabile della caldaia, vale a dire il proprietario dell'immobile o, in caso di abitazione in affitto, sull'inquilino. Il responsabile è tenuto a conservare il libretto dell'impianto e il suo certificato di conformità che devono essere sempre aggiornati e in regola. Una verifica non andata a buon fine e l'assenza della documentazione richiesta dalle normative di legge - potrebbero costarci caro. Si parla infatti di una multa che va da 500 fino a un massimo di 3.000 euro.