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13 settembre, 2018 / Focus
Lo scaldabagno o boiler è un apparecchio che permette di scaldare l’acqua per uso domestico in maniera autonoma. Quando in un’abitazione non è presente un impianto dell’acqua calda centralizzato l’unica soluzione è installare uno scaldabagno.
di cui solitamente fanno parte quelli elettrici e quelli a pompa di calore
Gli scaldabagni ad accumulo scaldano l’acqua contenuta all’interno di un serbatoio tramite una resistenza: l’acqua verrà rilasciata al momento dell’utilizzo;
di cui solitamente fanno parte quelli a gas
Gli scaldabagni istantanei si azionano all’apertura dei rubinetti, quindi la produzione di acqua calda avviene al momento dell’effettiva richiesta da parte dell’utente.
Vediamo adesso nel dettaglio le diverse tipologie di scaldabagni, esaminandone le caratteristiche e i vantaggi che ciascuna tipologia offre.
di tipo classico sono complessivamente la tipologia più economica. Se da una parte sono quelli che convengono di meno perché assorbono tanta energia elettrica, dall’altra non producono nessun gas di scarico. Sono scaldabagni “ad accumulo”, esistono da 10, 30, 50, 80 e 100 litri e la scelta su quale acquistare in termini di litri, si effettua sulla base della quantità massima di acqua calda che si pensa possa essere necessaria in circa due ore. Per esempio, uno scaldabagno da 80 litri impiega in media 2h – 2h e 1/2 per riscaldare l’acqua. Non appena l’acqua contenuta nel boiler finisce, bisogna attendere che venga riscaldata nuovamente.
appartengono ad una fascia di prezzo superiore rispetto a quelli elettrici di tipo classico. Possono essere alimentati a Gas Metano oppure a Gas GPL (vanno scelti in base al tipo di gas di cui si può disporre) e sono disponibili sia a “camera aperta” per l’installazione all’esterno della casa oppure a “camera stagna” per l’installazione sia all’interno che all’esterno della casa; producono inoltre gas di scarico. Sono disponibili in termini di portata sanitaria nelle versioni da 11, 13, 14, 16 e 17 litri/minuto e la scelta su quale acquistare va fatta sulla base della quantità di acqua necessaria all’istante ovvero in base a quanti rubinetti sarà necessario aprire contemporaneamente.
sono i modelli più costosi in assoluto. Sono alimentati a corrente elettrica e nell’utilizzo sono quelli che convengono più di tutti perché per riscaldare l’acqua possono usare o il calore latente presente nell’aria, assorbendo pochissima energia elettrica, oppure funzionare come un normale scaldabagno elettrico. Sono scaldabagni “ad accumulo”, sono disponibili nelle versioni da 80, 100, 110, 200, 250 e 300 litri e la scelta su quale acquistare si effettua sulla base della quantità massima di acqua calda che si pensa possa servire in circa 6 – 9h se usati nella funzione pompa di calore, o in circa 2 – 3h se usati in elettrico. Per esempio, uno scaldabagno da 80 litri impiega in media 8 – 9h per riscaldare l’acqua. Non appena l’acqua contenuta nel boiler finisce, bisogna attendere che venga riscaldata nuovamente.