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30 dicembre, 2024
3 dicembre, 2024
30 gennaio, 2024 / Focus
Per molte famiglie italiane, il metodo più utilizzato per avere sempre a disposizione in casa acqua calda sanitaria è ancora ricorrere alla classica caldaia alimentata a gas. Un dispositivo che si è certamente evoluto nel tempo, con i vari produttori a proporre modelli altamente efficienti e a basso impatto ambientale, ma che resta comunque caratterizzato dall'elevata emissione di anidride carbonica e ossido d'azoto nell'atmosfera.
Oggi, con i temi dell'ecosostenibilità e del riscaldamento globale ad essere quanto mai attuali, è importante rivolgersi ad alternative più green che ci permettono di produrre acqua calda sanitaria senza gas; e di ricorrere quindi a fonti di combustione diverse e "amiche dell'ambiente".
Ma come è possibile avere acqua calda senza caldaia? E come si fa a riscaldare l'acqua senza scaldabagno? Le risposte in questo approfondimento curato dagli esperti Climamarket, con un focus particolare sui tanti sistemi alternativi che consentono di ridurre l’impatto ambientale e allo stesso tempo di beneficiare di un significativo risparmio in bolletta.
Come già detto, produrre acqua calda sanitaria senza gas è possibile. Grazie ai progressi tecnologici, e all'impiego di fonti di energia più pulite ed economiche, chi sta costruendo la sua casa o vuole rinnovare la sua abitazione può infatti orientarsi su soluzioni più ecosostenibili, eliminando la caldaia tradizionale o lo scaldabagno alimentato a metano.
Per avere acqua calda senza caldaia, e quindi senza l'impiego di gas, un primo sistema efficace coinvolge la pompa di calore. In tal senso, alla classica pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti viene aggiunto un apposito serbatoio di accumulo, adibito proprio alla produzione di acqua calda ad uso sanitario.
Si tratta di una soluzione particolarmente efficace, e che ci permette di contenere consumi ed emissioni nocive. In pratica, il circuito di riscaldamento e quello per scaldare l’accumulo sono separati: in questo modo, durante la stagione estiva la pompa di calore va a riscaldare l’accumulo di acqua senza che il circuito di riscaldamento si attivi, consumando solo l'energia necessaria (che viene ricavata sfruttando il potenziale termico presente in loco).
Un altro approccio che risponde alla domanda "come scaldare l'acqua senza gas" è senza dubbio investire in una stufa a pellet idro, come quelle proposte nel catalogo online di Climamarket. Sono dispositivi ad alta tecnologia e assolutamente ecologici che si adattano a diversi contesi abitativi, e che generano calore attraverso la combustione del pellet; collegandoli all'impianto di riscaldamento preesistente, riescono a scaldare l’acqua sanitaria in cucina e in bagno, e a produrre calore per i termosifoni o per il riscaldamento a pavimento.
Le moderne stufe a pellet idro trasferiscono circa l'80% del calore sfruttando dei tubi immersi nell'acqua (detti tubi di scambio-calore), al cui interno circolano i fumi di combustione direzionati da un'apposita ventola. In più, la presenza di un sistema di gestione elettronico garantisce piena autonomia dell'apparecchio per l'accensione e lo spegnimento, regolando al tempo stesso il consumo di pellet in base all'utilizzo effettivo.
Anche lo scaldabagno elettrico (praticamente il classico boiler elettrico a resistenza) è un impianto pensato per la produzione di acqua calda sanitaria senza gas. Nonostante sia un apparecchio piuttosto economico, non è però la soluzione più oculata sul lungo periodo, perché le resistenze tendono a consumare molta energia elettrica.
Può essere un'alternativa valida solo nelle case che utilizziamo per le vacanze, in ufficio o in negozio, in cui l'acqua calda viene utilizzata solo sporadicamente. In caso contrario, meglio pensare ad un sistema più ecologico e più leggero per quanto riguarda le spese in bolletta.
Infine, si può scaldare l'acqua calda sanitaria senza gas sfruttando una fonte di energia rinnovabile, inesauribile e pulita come il sole. Grazie ad un impianto fotovoltaico, da progettare secondo le esigenze della casa e di chi la abita, è possibile produrre energia elettrica con il sole, per alimentare una pompa di calore che produrrà e accumulerà l'acqua calda sanitaria.
In questo modo si aggireranno i limiti di un impianto solare termico, riscaldando l'acqua anche in inverno e nelle giornate in cui le condizioni climatiche non sono favorevoli. Per funzionare, un impianto di questo tipo utilizza dei pannelli solari, ovviamente installati in una zona sufficientemente soleggiata, e un serbatoio di accumulo. Nei pannelli scorre dell’acqua che viene riscaldata dai raggi solari: una volta fatta passare nell’accumulo, andrà a scambiare calore con l’acqua calda sanitaria, subito disponibile e tutti i giorni dell'anno.