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24 aprile, 2025
28 aprile, 2023 / Focus
Sia in estate che in inverno, i condizionatori moderni sono tra gli apparecchi più utilizzati in ambito domestico per assicurarsi comfort e benessere. Sono tipicamente la soluzione migliore per raffrescare gli ambienti d'estate e, se dotati di pompa di calore, riescono a contrastare anche i primi freddi. Nonostante la maggior parte dei modelli siano dotati anche di una funzione di deumidificazione, non sempre riescono a porre rimedio all'eccessiva presenza di umidità.
Non a caso i deumidificatori sono sempre più richiesti dai clienti: si tratta di piccoli elettrodomestici incaricarti proprio di abbassare il livello di vapore acqueo nell'aria indoor, rendendola più salubre, pulita e asciutta. In questo approfondimento di Climamarket vedremo quindi caratteristiche e funzioni specifiche dei due sistemi, così da capire se consuma più il deumidificatore o il condizionatore e quale scegliere per risparmiare in bolletta.
Prima ancora di comprendere se consuma di più il deumidificatore o il condizionatore, è importante fissare le caratteristiche e le funzioni di entrambi gli apparecchi.
Un deumidificatore è progettato per regolare il tasso di umidità nell'ambiente interno, riportandolo a livelli accettabili - e quindi al di sotto del 40%. Questo permette di godere di aria più respirabile e di una temperatura più piacevole: in estate, la percezione del calore sarà minore senza di fatto abbassare la temperatura; durante i mesi invernali, invece, il deumidificatore contribuirà ad alleviare la percezione di freddo contrastando la formazione di condensa.
Se però il caldo si fa troppo intenso, solo un condizionatore sarà davvero efficace. I moderni condizionatori dotati di tecnologia inverter raggiungono in pochi minuti la temperatura desiderata, e sono in grado di mantenerla costante in autonomia grazie alle loro funzioni smart. La loro funzione principale è quindi quella di raffrescare i locali, e in alcuni casi di riscaldarli, contribuendo anche alla salubrità dell'aria tramite appositi filtri di ultima generazione.
A questo punto, è chiaro che la differenza fondamentale tra i due apparecchi vada a risiedere nella loro funzione primaria. Il deumidificatore è progettato specificamente per estrarre l'umidità dall'aria, mentre il condizionatore è utilizzato per raffreddare l'aria. Tuttavia, come abbiamo visto, molti condizionatori moderni sono dotati di una funzione deumidificatore integrata.
La risposta non è sempre univoca e dipende da diversi fattori, come la dimensione dell'ambiente, l'umidità relativa e la temperatura esterna. In generale, il deumidificatore tende a consumare meno energia rispetto al condizionatore, soprattutto se utilizzato per brevi periodi o in ambienti di piccole dimensioni. Questo perché la sua funzione principale è quella di estrarre l'umidità dall'aria, un processo che richiede meno energia rispetto al raffreddamento dell'aria.
Molti condizionatori moderni, tra le tante feature disponibili, sono dotati di una funzione deumidificatore. Ma cosa cambia se si mette il condizionatore in modo deumidificatore? In questa modalità, il condizionatore funziona in modo simile a un deumidificatore, estraendo l'umidità dall'aria senza necessariamente raffreddarla in modo significativo. Questo può essere utile in ambienti particolarmente umidi, dove l'umidità eccessiva può favorire la formazione di muffe e acari.
Quando mettere il climatizzatore a deumidificatore? La modalità deumidificatore del condizionatore è particolarmente indicata nei seguenti casi:
Il consumo energetico di un condizionatore in modalità deumidificatore varia a seconda del modello e delle dimensioni dell'ambiente. In generale, il consumo è inferiore rispetto alla modalità di raffreddamento, ma è comunque importante considerare la classe energetica dell'apparecchio.
La scelta tra deumidificatore e condizionatore di notte dipende dalle tue esigenze e preferenze. Se l'obiettivo è semplicemente ridurre l'umidità, un deumidificatore può essere sufficiente. Se invece desideri anche abbassare la temperatura, il condizionatore in modalità deumidificatore può essere una buona soluzione. Tuttavia, è importante ricordare che un ambiente troppo secco può irritare le vie respiratorie, quindi è consigliabile mantenere un livello di umidità relativa compreso tra il 40% e il 60%.
Come abbiamo già detto, in generale, il condizionatore consuma più energia rispetto al deumidificatore, anche se di classe energetica elevata ed equipaggiato con tecnologia inverter. Tuttavia, il consumo energetico dipende da diversi fattori, come la potenza dell'apparecchio, la dimensione dell'ambiente e la temperatura esterna.
Non solo, utilizzare un condizionatore con la giusta cura più migliorarne le performance, evitare malfunzionamenti e aiutare a consumare sensibilmente meno, contenendo i costi energetici. Tra i consigli più utili, come già accennato, vi è l'acquisto di un climatizzatore a risparmio energetico di classe superiore, così come l'accortezza di non superare mai i 4 o 5 gradi di raffreddamento rispetto alla temperatura esterna; allo stesso modo, è meglio utilizzare l'apparecchio solo in modalità deumidificazione quando il tasso di umidità registrato è eccessivamente elevato, e mantenere sempre puliti i filtri e le griglie con una manutenzione periodica dell'impianto.